Esercitazioni militari

Taiwan-Cina, sull’orlo della guerra. Caccia pronti allo scontro dopo l’esercitazione

Nuova impennata delle attività militari cinesi attorno a Taiwan. Secondo l’ultimo rilevamento del ministero della Difesa Nazionale di Taipei, nelle ultime 24 ore la Cina ha inviato 35 aerei da combattimento e otto navi militari attorno all’isola, in netto aumento rispetto alle attività registrate negli ultimi giorni. Dei 35 aerei militari segnalati, 18 hanno superato la linea mediana tra Taiwan e la Cina, non riconosciuta da Pechino, o sono entrati nello spazio aereo di Difesa dell’isola nel quadrante sud-occidentale. Le Forze Armate di Taiwan, sottolinea il ministero della Difesa di Taipei, hanno alzato i caccia, schierato le unità navali e i sistemi di difesa missilistici. 

 

  

 

La situazione attorno a Taiwan rimane tesa: il Comando Orientale dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese ha annunciato oggi esercitazioni di combattimento nel mare e nello spazio aereo attorno a Taiwan. L’aumento di attività militari cinesi segue l’arrivo a Taiwan, nella serata di ieri, ora locale, della senatrice repubblicana Usa Marsha Blackburn, che oggi ha incontrato la presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen. Si tratta della terza visita di un membro del Congresso Usa a Taiwan nel solo mese di agosto, apertosi con l’arrivo a Taipei della speaker della Camera Usa, Nancy Pelosi, che ha fatto infuriare Pechino. La Cina ha risposto alla missione guidata da Pelosi sanzionando la stessa speaker democratica e interrompendo il dialogo sul piano militare con gli Stati Uniti, e ha lanciato sette giorni di imponenti esercitazioni attorno all’isola.

 

 

«Le democrazie devono unirsi e collaborare». Ha insistito su questo la presidente di Taiwan in occasione della visita a Taipei della senatrice repubblicana. Per Tsai gli ultimi sviluppi dimostrano «come i Paesi autoritari stiano sconvolgendo e minacciando l’ordine internazionale». Taiwan, ha detto la presidente, continuerà a lavorare con gli Usa e altre democrazie sulla stessa linea per salvaguardare la stabilità nell’Indo-Pacifico. Mentre il ministro degli Esteri di Taipei, Joseph Wu, è tornato a denunciare come la decisione della Cina di condurre esercitazioni militari intorno a Taiwan «calpesti lo status quo», ovvero «che Taiwan e la Cina non hanno giurisdizione l’una sull’altra». «È importante - ha detto Blackburn a Tsai - che i Paesi amanti della libertà sostengano Taiwan mentre cercano di preservare la loro indipendenza e libertà».