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Guerra Russia-Ucraina, mercenari stranieri presto fucilati dopo la condanna a morte

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Nuovo colpo di scena che può inasprire ulteriormente la guerra tra Russia ed Ucraina, in particolare per il “coinvolgimento” di altri paesi. I mercenari stranieri condannati a morte nella Repubblica popolare di Donetsk saranno fucilati se gli appelli in tribunale saranno respinti: ad annunciarlo il leader del Dpr Denis Pushilin, citato dalla Tass. «Tutti gli stranieri condannati a morte hanno presentato ricorso. Se il tribunale riterrà appropriata la condanna, i loro casi saranno trasferiti al servizio competente per l’esecuzione della sentenza. La pena di morte è prevista tramite fucilazione. Non pubblicamente», le parole di Pushilin.

 

 

In generale nelle ultime tre settimane, le truppe russe e le forze delle due Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk hanno ucciso quasi 400 mercenari stranieri in Ucraina, mentre altri 240 militanti sono fuggiti dal Paese. «Durante questo periodo, nonostante l’arrivo di altre 151 mercenari, i militanti sono stati uccisi 391. Altre 240 si sono ritirate in fretta fuori dal territorio dell’Ucraina», ha affermato il ministero della Difesa di Mosca. Precisamente dalla Russia hanno riferito di 166 combattenti originari della Polonia, 50 della Georgia, 23 del Regno Unito, 21 della Romania e 15 del Canada. I mercenari attivi nel conflitto sarebbero infine 2.700 e non circa 20mila come sostenuto da Kiev.

 

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