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Guerra in Ucraina, nuova fossa comune a Bucha. Il macabro ritrovamento: come erano ridotti i corpi

Luca De Lellis
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La guerra è orrore, è la morte dell’umanità in ogni sua declinazione. In Ucraina, nella zona di Bucha - cittadina a pochi chilometri di distanza da Kiev, già oggetto di un massacro con pochi precedenti nel marzo scorso - le autorità ucraine hanno dichiarato di aver scoperto una fossa comune nella quale giacevano i corpi di sette civili.

 

 

La scena raccapricciante del ritrovamento delle vittime nei pressi del villaggio Myrotske è stata raccontata dalla polizia locale. Il capo del dipartimento, Andrii Niebytov, ha affermato che parecchi di loro sono stati rinvenuti “con le mani legate e le ginocchia colpite da proiettili”. Quindi, si tratterebbe di una vera e propria esecuzione. I civili, tra l’altro, prima di abbandonare per sempre la propria esistenza sarebbero stati torturati, ha voluto precisare Niebytov in un comunicato.

 

 

In queste ore si stanno svolgendo tutte le operazioni del caso per riesumare i corpi e attribuire un nome alle persone uccise. Intanto l’ufficio della procura nazionale ucraina ha reagito, affermando che è già partita un’inchiesta giudiziaria per crimini di guerra. Perché la ricerca dei colpevoli è doverosa nei confronti delle loro famiglie e di tutti gli altri civili che sono ingiustamente deceduti per un conflitto voluto dall’alto in Russia.

 

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