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Otto e mezzo, Paolo Mieli spiazza Giovanni Floris: “C'è qualcuno in Italia pagato da Vladimir Putin?”

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“Chi sono quelli che in Italia parlano pro-Putin?”. La domanda è rivolta durante l’edizione del 2 giugno di Otto e mezzo da Giovanni Floris a Paolo Mieli, editorialista ed ex direttore del Corriere della Sera che non ha dubbi: “È giusto farli parlare, deve parlare chiunque. Sono atlantista al 101%, sono pacifista e sono convinto delle ragioni atlantiche senza se e senza ma. Fra i sensibili alla causa putiniana ci sono personaggi molto preparati, alcuni molto pittoreschi, la maggioranza degli italiani non è dalla parte mia, lo abbiamo visto nei sondaggi. Non sono dalla parte mia non perché sia influenzata da questi tipi più pittoreschi, bizzarri e divertenti, ma perché non lo era in partenza, basta ricordare i primi sondaggi”.

 

 

“Ma come si riconoscono i pro-Putin?” interviene ancora a gamba tesa Floris mentre Mieli parla: “C'è qualcuno in Italia che è pagato da Vladimir Putin?Mi domanda questo? Quelli pagati si riconoscono”. “Ma chi possono essere?” vuole andare a fondo il conduttore, che scatena la risposta di Mieli: “Lei si è fatto qualche nome?”. “No, so che ci lavora il Copasir” risponde sorridendo il giornalista romano. “Nessuno… Allora aspettiamo il Copasir. Non è che sono pagati da tutti Putin tutti i personaggi pittoreschi di cui parliamo. Due grandi vecchi dell’Italia, che sono agli antipodi, Silvio Berlusconi e Carlo De Benedetti, sono molto sensibili a questa causa. Vorrà dire qualcosa. Oppure Michele Santoro e Matteo Salvini, sono agli antipodi, se ne dicono di tutti i colori da 30 anni… C’è qualcosa di più”, chiude il discorso l’ex numero uno del quotidiano di via Solferino, non troppo convinto inizialmente della risposta di Floris, che non ha voluto far nomi.

 

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