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Guerra Ucraina, il giorno dell'evacuazione dall'acciaieria Azovstal: cento civili in fuga. Nancy Pelosi a Kiev da Zelensky

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Sono circa 100 i civili evacuati dall'acciaieria Azovstal di Mariupol, ultima parte della città assediata a non essere in mano ai russi ma circondata. A dare l'annuncio è stato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, poco dopo che l'Onu aveva riferito che un'evacuazione era in corso. L'operazione è stata gestita dalle Nazioni unite insieme al Comitato internazionale della Croce rossa, in coordinamento con funzionari ucraini e russi; i civili verranno portati a Zaporizhzhia. "Adesso, insieme all'Onu, si sta lavorando per l'evacuazione di altri civili dall'impianto", ha riferito Zelensky su Twitter.

Intanto nella regione russa di Belgorod, vicino al confine ucraino, è scoppiato un incendio nel territorio di una struttura del ministero della Difesa russo. E le forze di Kiev hanno riferito di avere abbattuto due aerei da guerra e vari droni russi nella giornata di ieri. E nella capitale si è recata ieri in visita la presidente della Camera Usa, Nancy Pelosi: oggi, in una conferenza stampa tenutasi oggi nella città polacca di Rzeszow, ha riferito di avere incontrato a Kiev sabato Zelensky per mostrare il fermo sostegno di Washington contro l'aggressione russa. È la più alta carica Usa a essersi recata in Ucraina dopo l'invasione da parte della Russia il 24 febbraio.

Un approccio pacifista alla guerra è "obsoleto", "rispetto ogni pacifismo, rispetto tutti gli atteggiamenti, ma a un cittadino dell'Ucraina deve sembrare cinico se gli si dice di difendersi dall'aggressione di Putin senza armi", ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, parlando alla manifestazione del 1° Maggio a Duesseldorf, durante la quale ha promesso di continuare a sostenere l'Ucraina con soldi, aiuti e anche armi. Nel frattempo il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha parlato con l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell del prossimo round di sanzioni Ue alla Russia. "Deve includere un embargo sul petrolio", ha scritto, aggiungendo di aver sottolineato che "non ci può essere alternativa a garantire lo status di candidato Ue all'Ucraina".

A Zaporizhzhia una squadra di Medici senza frontiere sta invece preparando un centro per accogliere il convoglio degli sfollati proveniente dalla Azovstal, se la missione si concluderà con successo. Come in altre evacuazioni, il successo della missione di Mariupol dipendeva dalla Russia e dalle sue forze, dispiegate lungo una lunga serie di checkpoint prima di raggiungere i posti di blocco ucraini. Le persone fuggite da zone occupate dalla Russia hanno denunciato più volte di essere finite sotto gli spari, e le forze di Kiev hanno ripetutamente accusato i russi di sparare su rotte di evacuazione concordate.

Zaporizhzhia, città circa 227 chilometri a nordovest di Mariupol, è stata la destinazione anche di coloro che sono riusciti a fuggire da Mariupol da quando precedenti tentativi di evacuazione organizzati da Croce rossa e governo ucraino erano stati annullati a causa di bombardamenti o timori sulla sicurezza del percorso. Le Nazioni unite hanno riferito che il convoglio per l'evacuazione dei civili aveva cominciato il suo percorso venerdì, partendo da circa 230 chilometri di distanza per raggiungere la Azovstal sabato mattina.

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