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Russia, le dichiarazioni del ministro Lavrov a Zona Bianca: "Ucraina nelle mani di neonazisti e Usa". Il sabotaggio dei negoziati

Valentina Bertoli
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A "Zona Bianca", programma di approfondimento politico di Rete 4, vanno in onda le esclusive dichiarazioni del ministro russo degli Affari esteri Sergej Lavrov sulle mire del presidente Vladimir Putin in Ucraina e sul piano del Cremlino: “La possibilità di una terza guerra mondiale? Sono i mass media occidentali a travisare le dichiarazioni delle istituzioni russe. La Russia non ha mai interrotto gli sforzi che garantiranno il non svilupparsi di una guerra”. Inedito e agghiacciante l’intervento sull’eccidio di Bucha: “Non voglio approfondire questa storia ma la verità è una, è un fake clamoroso”. 

Nel corso della puntata di domenica 1 maggio, giorno 67 del conflitto in Ucraina, il conduttore del talk politico Giuseppe Brindisi ha gestito un faccia a faccia con il ministro degli esteri russo senza precedenti.  “Quali sono le possibilità di un conflitto mondiale e generalizzato?” ha esordito Brindisi. “La Russia non ha mai smesso di impegnarsi per evitare la guerra mondiale. Una guerra nucleare non avrebbe vincitori e Biden era d’accordo con Putin” ha risposto senza esitazione Lavrov. Vladimir Putin ha dichiarato però di avere a disposizione armi mai viste, di inenarrabile potenza. “Putin ha presentato armi ultrasoniche durante l’appello al nostro parlamento, ma solamente quando gli Stati Uniti hanno concordato l’uso di armi missilistiche. È l’unico modo che abbiamo per difenderci” ha spiegato il ministro.

“Cosa risponde alla stampa occidentale che vede i missili lanciati durante la visita di Guterres a Kiev come una provocazione nei confronti dell’Onu?” ha domandato il conduttore sull’attacco implicito al segretario generale delle Nazioni Unite. “Putin ha sempre dichiarato che avremmo colpito solamente le strutture militari per privare la resistenza ucraina della possibilità di rafforzare la propria posizione bellica” ha replicato diretto Lavrov.

“La denazificazione dell’Ucraina non è argomento delle negoziazioni, lo so, ma esiste. Il battaglione Azov sostiene apertamente Hitler e il suo credo” così si è poi espresso il ministro sull’operazione di pulizia etnica che il capo del Cremlino ha programmato e ha aggiunto: “Le forze degli USA hanno allenato i militari neonazisti. Le forze radicali ucraine sono sostenute dai mercenari dei paesi occidentali”. Giuseppe Brindisi ha chiesto al suo interlocutore cosa pensasse delle decisioni prese dal governo italiano. “L’Italia è in prima fila tra coloro che adottano sanzioni contro la Russia. Credevo che l’Italia avesse un approccio diverso rispetto all’equità nel mondo e che sapesse distinguere il bianco dal nero. Alcune dichiarazioni dei politici italiani sono andate oltre le buone norme diplomatiche” ha confessato Lavrov. Sull’eccidio di Bucha, poi, il ministro non ha dubbi: “Si tratta di un fake clamoroso! È stato chiarissimo da subito”.

 

 

Il conduttore ha allora incalzato Lavrov sul tema della pace: “Voi non vi fermate fino alla conquista dell’Ucraina? Volete la resa di Zelensky? “No, vogliamo che Zelensky dia l’ordine di fermare la resistenza. Non vogliamo cambiare il regime in Ucraina, questa è una specialità degli USA” ha ribattuto seccato l’ospite in collegamento. Per concludere, Brindisi ha provato a fare luce sulle voci che girano sulle condizioni di salute del Presidente Putin e il ministro degli Esteri russo, sogghignando, ha risposto in maniera enigmatica: “Chiedetelo ai leader stranieri che ci hanno parlato nell’ultimo periodo”. 

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