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Scatta la purga di massa per l'Ucraina, l'ira di Putin su 150 funzionari dei servizi segreti russi: licenziati o in galera

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È in corso un’epurazione di massa "stalinista" dell’intelligence segreta russa dopo che più di 100 agenti sono stati rimossi dal loro lavoro e il capo del dipartimento responsabile per l’Ucraina è stato mandato in prigione. Lo scrive il Times, spiegando che la rabbia per il fallimento dell’invasione ucraina avrebbe spinto il presidente russo Vladimir Putin a licenziare circa 150 ufficiali dell’Fsb, alcuni dei quali sono stati anche arrestati.

 

Tutti gli espulsi erano dipendenti del Quinto Servizio, una divisione costituita nel 1998, quando Putin era direttore dell’Fsb, per svolgere operazioni nei paesi dell’ex Unione Sovietica con l’obiettivo di mantenerli nell’orbita della Russia. L’ex capo del servizio, Sergei Beseda, 68 anni, è stato mandato nel carcere di Lefortovo a Mosca dopo essere stato messo agli arresti domiciliari il mese scorso. La prigione fu usata dall’Nkvd, il predecessore del Kgb, scrive il Times, per interrogatori e torture durante la Grande Purga di Stalin degli anni ’30. L’epurazione dell’Fsb è stata denunciata da Christo Grozev, direttore esecutivo di Bellingcat, l’organizzazione investigativa che ha smascherato i due avvelenatori di Salisbury nel 2018, che non ha rivelato la fonte delle sue informazioni.

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