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“Altre armi dall'Italia”. Giorgio Mulè a Tagadà zittisce i pacifisti: insensata e atroce guerra, ma faremo di più

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“L'Italia pronta a fare di più, anche inviare più armi”. Il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè è ospite della puntata del 23 marzo di Tagadà, talk show pomeridiano di La7 condotto da Tiziana Panella, e annuncia che il governo Draghi andrà avanti con la propria strategia nonostante le critiche di alcune forze politiche: “Le parole pronunciate dal presidente del consiglio Mario Draghi e dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg vanno tutte nella stessa direzione e cioè assicurare il massimo sostegno all’Ucraina affinché possa difendersi al meglio da un invasore illegittimo. Sono le stesse parole. L’Italia è pronta a fare di più in base a quello che servirà al governo ucraino per difendersi al meglio contro chi ha invaso in maniera illegittima. L’Italia, qualora verrà richiesto, è pronta a fornire il proprio contributo come qualsiasi altro paese che guarda le immagini di questa insensata e atroce guerra. Daremo più armi sì”. 

 

 

La Panella chiede conto a Mulè, esponente di Forza Italia, del fatto che con questa strategia l’Italia perderà un ruolo da mediatore, ma l’ospite non è d’accordo e cita l’esempio della Turchia, che sta avendo una posizione fondamentale tra Mosca e Kiev anche se si è apertamente schierata: “Una delle armi che sta dando più filo da torcere ai russi è un’arma turca, un drone usato per distruggere i carri armati russi. È un drone turco dato da tempo all’Ucraina. Qualsiasi paese che sta dà dalla parte giusta non può negare il minimo indispensabile all’Ucraina per far fronte e difendersi da una tragedia umana ancora prima che militare e che coinvolge un popolo intero. Purtroppo le armi sono necessarie per potersi difendere”.

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