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La commozione dell'ambasciatore Nato in Afghanistan: disperazione nelle persone, ho avuto paura di non tornare

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Un racconto a tratti struggente e commovente quello fatto dall'Ambasciatore Stefano Pontercorvo, che ha coordinato le operazioni all'aeroporto di Kabul per la Nato. Il diplomatico è ospite di In Onda, programma di La7 condotto da Concita De Gregorio e David Parenzo, e nella puntata del 28 agosto racconta in modo toccante la sua esperienza in Afghanistan: “C'è una disperazione nelle persone, ho ancora centinaia di messaggi sui social di persone che hanno lavorato con l'Occidente, con la paura di avere a che fare con i talebani. Tecnicamente i talebani hanno preso tutto l'aeroporto di Kabul. Il gate nord è la base militare, quella sud è la civile, che è in mano ai talebani. Il Paese è loro e anche l’aeroporto".

 

 

Il senior civilian representative in Afghanistan per la Nato ed ex ambasciatore italiano in Pakistan loda il lavoro fatto dall’Italia: “Il tandem tra i ministeri degli Esteri e della Difesa ha funzionato, li vedevo ogni giorno a Kabul. L'Italia ha fatto benissimo. È uno dei paesi che ha evacuato il maggior numero di afghani che era uno degli obiettivo prioritari. In quattordici giorni abbiamo evacuato 140 mila persone con 120 voli di cui solo il 60% erano americani giornalieri. Ha richiesto un coordinamento molto stretto. Il fatto che i talebani avevano il controllo del perimetro estero ma molto labile ha fatto sì che abbiamo visto queste scene terribili”. Poi c’è anche spazio per una dura confessione, parole a cuore aperto di un uomo che ha visto la morte in faccia: “Ho avuto paura di non tornare? Per cinque minuti di irrazionalità, dopo gli attentati. Ma, ripeto, è durata cinque minuti”.

 

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