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Joe Biden avverte la Cina: "Concorrenza estrema". A un passo dalla Guerra Fredda

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Joe Biden gela l'Iran. Se vuole la revoca delle sanzioni Usa, Teheran dovrà prima fermare l'arricchimento dell'uranio. È netto Biden ai microfoni della Cbs quando la giornalista gli chiede se gli Stati Uniti toglieranno per primi le sanzioni per far tornare l'Iran al tavolo dei negoziati sull'accordo sul nucleare: "No", non sarà Washington a fare la prima mossa.

Le anticipazioni dell'intervista vengono diffuse nello stesso giorno in cui la guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, detta una linea completamente opposta: "Se gli Usa vogliono che l'Iran ritorni ai suoi impegni" nell'ambito dell'accordo sul nucleare "devono prima revocare tutte le sanzioni, poi verificheremo e poi torneremo ai nostri impegni".

Tutto è cominciato quando Donald Trump nel 2018 ritirò unilateralmente gli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare raggiunto da Teheran e 5+1 nel 2015. In risposta a quella mossa di 'pressione massima', l'Iran cominciò gradualmente a violare gli impegni previsti dall'intesa. Biden ha promesso di tornare nell'accordo, ma tiene il punto sul fatto che Teheran dovrebbe essere la prima a tornare indietro sui suoi passi. Solo questo mese l'Iran ha minacciato di espellere i team per le ispezioni nucleari, ha avviato un arricchimento di uranio più vicino ai livelli per la fabbricazione di armi e ha aumentato le sue esercitazioni militari.

Quanto alla Cina, sempre ai microfoni di Cbs Biden avverte che dovrà aspettarsi una "concorrenza estrema" dagli Usa. E accusa Xi Jinping di non avere neanche un po' di democrazia. "Non abbiamo bisogno di avere un conflitto, ma ci sarà una concorrenza estrema", però - ha assicurato il Dem - non gestirà le relazioni "nel mondo in cui lo ha fatto Trump" e "ci concentreremo sulle regole internazionali".

All'arrivo di Biden alla Casa Bianca, Pechino aveva accolto la sua decisione di restare nell'Oms e di rientrare negli accordi sul clima di Parigi, ma è improbabile che la nuova amministrazione cambi rotta in modo significativo su una serie di altri aspetti, come il commercio, Taiwan, i diritti umani e il Mar cinese meridionale. Biden e Xi Jinping non hanno ancora parlato al telefono. Quando la giornalista della Cbs ha chiesto al presidente Usa perché non lo abbia chiamato, Biden ha risposto: "Ancora non abbiamo avuto occasione di parlare, non c'è motivo di non chiamarlo". E ha poi detto che conosce molto bene Xi, definendolo "molto intelligente e duro". "Probabilmente ho trascorso con Xi Jinping più tempo di qualunque altro leader al mondo perché ho avuto con lui 24-25 ore di incontri privati quando ero vice presidente e lo conosco abbastanza bene", ha raccontato. Nelle sue chiamate internazionali, Biden è partito dagli alleati Usa, parlando con i leader di Canada, Messico, Regno Unito, Francia, Germania, Giappone, Sud Corea, Australia e con il segretario generale della Nato. Oltre che con il presidente russo Vladimir Putin.

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