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Altra mazzata per Trump, ora Melania vuole divorziare. "E chiede 50 milioni"

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Per Donald Trump ci mancava solo il divorzio. Dopo la sconfitta alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti impazza il gossip sul tycoon e sulla moglie Melania che sarebbe pronta a chiedere la separazione. Una mazzata che The Donald vorrebbe evitare o quantomeno posticipare fino alla fine della battaglia legale per ribaltare il risultato del voto che ha incoronato il democratico Joe Biden. Ma c'è chi giura sia tutto un bluff e che l'ex modella slovena naturalizzata statunitense non mollerà il marito. 

 

Diovorzio, va da sé, milionario. Melania potrebbe ricevere 50 milioni di dollari. È una delle cifre che cominciano a circolare tra i media su una delle ipotesi più evocate in questi giorni, però mai confermata dai diretti interessati: la possibilità che, dopo quindici anni di matrimonio, la First Lady, 50 anni, lasci il marito, 74, all’indomani della fine del mandato presidenziale. Da settimane si rincorrono voci sui possibili scenari. Uno di questi vede Melania tornare a vivere a New York, nella penthouse alla Trump Tower, sulla Quinta Strada, assieme al figlio Barron, e il futuro ex presidente ritirarsi in Florida, nel resort di Mar-a-Lago.

«Melania sta contando i minuti», ha raccontato di recente l’ex consigliera della Casa Bianca Omarosa Manigault Newman. I rumor sono alimentati dalla freddezza mostrata pubblicamente in questi anni da Melania: dai sorrisi stirati a tutte le volte in cui ha negato la mano al presidente fino all’aperta antipatia nei confronti della figlia del tycoon, Ivanka Trump, racchiusa in un’immagine diventata virale la sera in cui le due donne si incrociarono, al termine della convention repubblicana. Melania mostrò un sorriso formale, per poi tornare seria una volta Ivanka si era voltata da un’altra parte. Le rivelazioni sul presunto rapporto sessuale tra il marito e la porno attrice Stormy Daniels, il cui silenzio sarebbe stato pagato 130 mila dollari, sarebbe stato il punto di non ritorno.

 

A New York il jet set aspetta il ritorno di Melania e lei stessa, raccontano i rotocalchi americani, non vede l’ora di uscire dalla vita blindata della Casa Bianca, dove dorme in una camera separata da quella del marito. Ormai il tema è così discusso da essere diventato materiale per gag televisive. Il conduttore televisivo Jimmy Kimmel ha presentato una scena in cui a un contest di soli maschi, in gara per conquistare la «donna dei sogni», si presenta - con un trucco cinematografico - proprio la First Lady, che scende da una limousine nera con il passo elegante da ex modella reso famoso in questi anni ma finalmente libera da impegni matrimoniali.

 

Ma due fonti della sua ristretta cerchia hanno riferito al Washington post che la first lady «non ha mostrato alcun segnale» di voler lasciare il marito. A scriverlo è la giornalista Mary Jordan, autrice di una lunga biografia della first lady, che oggi appare scettica sulle numerose voci di una rottura del matrimonio dei Trump. Altre due persone che ben conoscono la coppia presidenziale condividono questo scetticismo. «Non penso che Melania lascerà Donald. È sua complice volontaria e ha proprie convinzioni. Quei due si meritano a vicenda», dice Michael Cohen, l’ex avvocato di  Trump, ora agli arresti domiciliari per frode fiscale e violazioni finanziarie durante la campagna elettorale del 2016. Stephanie Winston Wolkoff, ex amica e collaboratrice di Melania, autrice di un libro critico della first lady, afferma che il presidente e la moglie sono stati sempre in sintonia malgrado gli apparenti screzi. «Fa parte dello show - spiega - lei è sempre stata tranquilla. Lui è quello rumoroso. lei quella soft, lui fa il duro. È un gioco delle parti. È parte del rapporto e lo fa funzionare».

Nei quattro anni della presidenza sono girate più volte voci di freddezza fra Melania e Donald, una coppia apparentemente molto meno affiata di quelle dei Bush, i Biden e gli Obama. «Mai con nessuna first lady» vi sono state così tante teorie complottiste dice Myra Gutin, autrice di un saggio sulle mogli dei presidenti americani. Ma se a volte Melania appare distante, rifiuta la mano di Donald, va anche detto che nell’ultima fase della campagna elettorale lo ha sostenuto a spada tratta nei comizi. Secondo la Jordan, le dicerie sul divorzio sono proiezioni, fantasie in linea con le aspettative di una sonora sconfitta di Trump alle elezioni. Sconfitta che c’è stata, ma non così enorme. Molti americani che detestano 
Trump, immaginano che la moglie faccia altrettanto. «Forse - conclude - Melania è simile all’America: una gran parte di lei ammira Donald, anche se l’altra è inorridita da lui». 

Divorzio o bluff, per Trump è comunque un periodo nero. Per la quasi totalità degli osservatori la battaglai legale che ha innescato per ribaltare il risultato delle elezioni finirà in un nulla di fatto e non gli resta che sperare nel 2024. Con accanto Melania o un'altra candidata first lady. 

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