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Trump pupazzo di Putin. L'affondo di Biden è clamoroso

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Joe Biden accusa Donald Trump di essere «un pupazzo» del presidente russo Vladimir Putin durante il primo confronto in tv. L’espressione era già stata utilizzata nel 2016 dall’allora sfidante democratica del tycoon, Hillary Clinton. E sappiamo tutti com'è andata a finire.

Biden ha fatto del coronavirus, che negli Usa ha ucciso oltre 200.000 persone, il perno della sua campagna per mandare a casa Trump. Il presidente ha difeso la gestione della pandemia durante il confronto tv, addebitando le critiche alla cattiva stampa. «Questa è la stessa persona che ha detto che a Pasqua sarebbe sparito, con il caldo», ha fatto notare Biden, ricordando che aveva anche suggerito l’utilizzo di candeggina. «Ero sarcastico», si è difeso «The Donald». Come dimostra la vittoria di Trump nel 2016, l’impatto dei dibattiti sugli elettori indecisi è marginale. Quest’ultimo, però, ha provocato un risvolto inatteso, almeno secondo il sondaggista repubblicano Frank Lutz. «Non ho mai visto un dibattito provocare una simile reazione», ha twittato Lutz, segnalando che, dopo lo spettacolo tv, alcuni elettori hanno deciso di non votare.

 

 

Il prossimo round è previsto a Miami, in Florida, il 15 ottobre, preceduto dal confronto tra i vice Kamala Harris e Mike Pence (il 7 ottobre a Salt Lake City, nello Utah) e seguito dall’ultimo confronto a Nashville, nel Tennessee, il 22 ottobre. «Non mi sorprenderei se questo fosse l’ultimo dibattito presidenziale tra i due candidati», ha sentenziato lo storico anchor di Cnn Wolf Blitzer, prontamente smentito dalla campagna dem. Cosa resta? Un’America polarizzata ma unita nel bocciare il primo dibattito presidenziale.

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