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Miguel Bosé guida la rivolta anti mascherina dai social: perché non mi serve

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Non è trascorsa nemmeno una settimana dall'ultimo video-appello social che il cantante Miguel Bosé riappare su Instagram per incitare gli spagnoli a protestare ancora in piazza contro l’obbligo della mascherina. Al grido “Io sono la Resistenza” - a dire il vero - aveva già sorpreso tutta l'Europa scatenando anche aspre polemiche. Per questo motivo il cantante ha deciso di pubblicare un nuovo video su Instagram: “È stato detto che ho detto che il virus non esisteva – spiega Bosé, precisando di non essere un negazionista - Il virus esiste e il virus ha ucciso, ha ucciso molte persone il cui sistema immunitario era già debilitato da altro. Ma quello che succede è che in questo momento la sua forza sta diminuendo“.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Miguel Bosé Oficial (@miguelbose) in data:

Il cantante a marzo scorso ha perso la madre Lucia proprio a causa del Covid-19 ma ha ribadito il suo sostegno al movimento anti-mascherina, avanzando dubbi sull’efficacia del suo utilizzo nelle persone sane: “Dovrebbero indossarla, per prevenire, i malati, i sanitari, le forze dell’ordine e gli anziani: in modo che non si ammalino e muoiano”. Anche lui stesso, pur essendo asmatico ed esonerato, in alcune occasioni la indossa: “Quando vedo che sto per entrare in luoghi in cui le persone potrebbero essere infastidite dal fatto che non indosso una maschera la metto. Ma ho un’esenzione, un documento medico che mi permette di non indossarla. Ho l’asma, la mascherina può peggiorare i miei problemi respiratori“.

A preoccupare il cantante c’è poi l’economia spagnola, devastata dalla pandemia: “La popolazione sana dovrebbe essere in strada a lavorare, produrre, guadagnare i soldi per poter sopravvivere, pagare le tasse e condurre una vita normale. E respirare. Allora, alla mascherina obbligatoria, generalizzata e senza scuse, dico di no“.

 

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