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Beirut, spunta l'ipotesi dell'attacco. Il presidente Aoun: possibile bomba

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Mentre sale il bilancio delle vittime dell'esplosione di Beirut e anche il direttore del porto viene arrestato il presidente libanese Michel Aoun non esclude che le due esplosioni possano essere state il risultato di "un'aggressione esterna, con l'ausilio di un missile, di una bomba o di un altro mezzo". 

Incidente, sabotaggio, negligenza o attentato? Le piste che spiegherebbero la spaventosa esplosione di Beirut la sera del 4 agosto adesso diventano quattro. L'unica certezza per ora è che il deposito di stoccaggio al centro di tutto era completamente fuorilegge, perché stivava una sostanza altamente infiammabile ed esplosiva, che non poteva essere immagazzinata, forse insieme a petardi e carburanti, senza vigilanza armata, in un porto civile, a ridosso della metropoli.

Il drammatico bilancio dell'esplosione nel porto è salito a 157 morti e oltre 5mila feriti mentre gli sfollati sono 300mila. Secondo il sito del quotidiano An Nahar il presidente ha respinto oggi le richieste di un'inchiesta internazionale. "Le richieste per un'inchiesta internazionale puntano a "distorcere la verità" ha aggiunto Aoun, sottolineando che ogni verdetto perde di significato se richiede troppo tempo per essere emesso.

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