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Wikileaks, Assange arrestato a Londra. Richiesta l'estradizione negli Stati Uniti

Dal 2012 viveva protetto all'interno dell'ambasciata dell'Ecuador

Carlo Antini
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Julian Assange è stato arrestato anche a seguito di una richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti. Lo conferma Scotland Yard. Questa motivazione si aggiunge all'altra, evocata precedentemente dalla polizia di Londra, che è il mandato d'arresto di giugno del 2012 emesso dal tribunale londinese di Westminster Magistrates con l'accusa per Assange di violazione delle condizioni di libertà sorvegliata. Già la legale di Assange, Jen Robinson, aveva annunciato su Twitter che l'arresto era avvenuto "non solo per violazione delle condizioni del rilascio su cauzione ma anche in relazione a una richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti".   Il fondatore di Wikileaks è stato arrestato dalla polizia britannica all'interno dell'ambasciata dell'Ecuador a Londra, dove viveva come rifugiato politico dal 2012, dopo che Quito ha deciso di ritirargli l'asilo in una decisione che il presidente dell'Ecuador, Lenin Moreno, ha definito "sovrana" e presa "a seguito di ripetute violazioni delle convenzioni internazionali e dei protocolli della vita quotidiana". Poco dopo l'arresto, lo stesso Moreno aveva assicurato che Assange "non sarà estradato verso un Paese in cui rischia la pena di morte", precisando di avere ricevuto in tal senso una garanzia scritta da parte del Regno Unito.

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