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Manca l'ossigeno, nella grotta è sempre più emergenza

I soccorritori: "Finestra di 3-4 giorni per salvare i ragazzi"

Costanza Cerasi
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La vera sfida per la sopravvivenza dei ragazzi thailandesi e dell'allenatore di calcio intrappolati nella grotta del Tham Luang Nang in Thailandia è l'ossigeno. L'apprensione adesso è tanta, perché sono previste nuove piogge torrenziali nei prossimi giorni e l'unico modo per uscire sinora è nuotare in immersione nei lunghi cunicoli. Ai ragazzi viene fornito ossigeno tramite un tubo, dopo che il livello nella grotta si è abbassato pericolosamente, ma c'è il rischio che aumenti la quantità di anidride carbonica. "La quantità di ossigeno nell'aria della caverna è diminuita pericolosamente a solo il 15%" ha spiegato il vicecapo della Marina militare tailandese Aphakorn Yoo-kongkaew. Secondo l'Amministrazione per la sicurezza e la salute sul lavoro del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti, la "portata ottimale" di ossigeno necessaria nell'aria così che una persona possa respirare correttamente e mantenere le normali funzioni è compresa tra il 19,5% e il 23,5%."Inizialmente pensavamo che i ragazzi potessero rimanere al sicuro all'interno della grotta per un periodo piuttosto lungo, ma le circostanze sono cambiate", ha detto Yoo-kongkaew, aggiungendo che garantire più ossigeno per i ragazzi e il loro allenatore è diventata la priorità del team di salvataggio. Quando l'ossigeno scende sotto la soglia del livello ottimale, il corpo inizia a subire cambiamenti che causano scompensi gravi all'interno dell'organismo. C'è un grave rischio di ipossia, ossia una condizione che causa le vertigini, secondo l'OSHA (Department of Labors' Occupational Safety and Health Administration). Il dottor Norman H. Edelman, consulente scientifico dell'American Lung Association (Associazione dei Polmoni), ha affermato che le possibilità di sopravvivenza dei ragazzi dipendono “da come funzionerà il sistema di ventilazione dell'aria e dalla grandezza dello spazio all'interno della grotta." Dato che sono già passate due settimane da quando sono rimasti intrappolati, Edelman ipotizza che nella grotta già si stia verificando un qualche sistema di ventilazione. "La prima cosa che succede al corpo quando diminuiscono i livelli di ossigeno è che hai la necessità di respirare di più” ha detto Edelman a CNN. “Potresti sentirti un po' stordito, avere problemi di insonnia e un forte mal di testa mentre dormi", ha detto. Un altro problema che potrebbe presentarsi con il calo dell'ossigeno è l'aumento dell'anidride carbonica, il gas che espiriamo ad ogni respiro, ha detto Edelman. "Quando il biossido di carbonio sale, il nostro stimolo di respirare diventa sempre più forte, quindi i ragazzi potrebbero iniziare a sentire il fiato corto", ha detto. "Possono avere le vertigini, possono essere confusi, ma se succede lentamente, si adatteranno, è come scalare una montagna e alla fine si adatteranno al basso livello di ossigeno, a meno che non vada troppo in basso, naturalmente". Se il livello di ossigeno diventerà eccessivamente basso, "finiranno in coma", ha spiegato. L'aria respirabile contenente solo il 6% -10% di ossigeno causa nausea, vomito, movimenti letargici e forse incoscienza, secondo l'OSHA; a livelli di ossigeno inferiori al 6%, il corpo subisce immediate convulsioni, seguito da cessazione della respirazione e quindi un arresto cardiaco. "Ma è anche possibile vivere con bassi livelli di ossigeno" ha concluso Edelman.

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