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Austria, esplode impianto di gas: un morto e decine di feriti. Interrotto il flusso Russia-Italia

Davide Di Santo
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Un morto e almeno 18 feriti gravi. Si tratta del bilancio di un'esplosione nel centro di distribuzione del gas di Baumgarten an der March, in Austria, uno dei principali hub europei. L'impianto, da cui transita il gas in arrivo dalla Russia, ha subito danni rilevanti con ripercussioni che si sono subito fatte sentire anche sull'Italia. Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha dichiarato lo stato di emergenza sull'approvvigionamento. Le forniture dalla Russia all'Italia sono state temporaneamente interrotte. La Snam, però, ha rassicurato: la sicurezza del sistema è garantita dagli stoccaggi. E le forniture potrebbero riprendere già in giornata, se venissero confermate le prime indicazioni sull'assenza di danni alle infrastrutture di trasporto. Le foto che circolano sul web mostrano enormi lingue di fumo, che per ore sono state visibili a chilometri di distanza dalla struttura, situata a 50 chilometri a est di Vienna, vicino al confine slovacco. Il calore generato dall'esplosione e dal successivo incendio è stato cosi' forte che alcune auto parcheggiate nel sito, si sono parzialmente disciolte. "Ho sentito un'enorme esplosione e inizialmente ho pensato che fosse un incidente aereo", ha raccontato all'AFP il fotografo Thomas Hulik, residente in un vicino villaggio in Slovacchia. "Poi ho visto un'immensa palla di fuoco", ha detto. Il sito e' stato evacuato, ma la struttura -ha fatto sapere Armin Teichert, un portavoce dell'operatore del sito Gas Connect Austria- e' stata messa in "modalita' di sicurezza"; i danno materiali pero' sono "importanti". La polizia ha invitato a evitare l'area. Sul posto hanno lavorato oltre 200 vigili del fuoco: verso la fine della mattinata le fiamme erano state estinte ma c'era ancora un'enorme nuvola di fumo sul sito. Il sito di Baumgarten è il più grande punto di ricezione di gas in Austria per il gas, il punto finale di una serie di condotte che arrivano principalmente dalla Russia e dalla Norvegia: riceve circa 40 miliardi di metri cubi di gas all'anno e lo ridistribuisce altrove in Europa, compresa la Germania e l'Italia settentrionale Calenda ha ricordato che "se avessimo avuto già oggi il Tap, non dovremmo dichiarare un'emergenza sull'approvvigionamento". Il ministero dello Sviluppo economico monitora "costantemente" la situazione, "in contatto con gli operatori interessati". Il colosso del gas russo Gazprom, che si affida al sito di Baumgarten per inviare gas ai clienti in tutta Europa, ha detto che che l'azienda sta lavorando alla ridistribuzione dei flussi di gas" e sta facendo il suo meglio per "garantire forniture di gas ininterrotte ai clienti in questa direzione di trasporto".

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