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La Corte Ue: sì a procedure di asilo più snelle. Arrestati tre scafisti a Pozzallo

Davide Di Santo
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La crisi dei migranti non cambia le regole ma la procedura per concedere o meno lo status di rifugiato può essere più snella. Sono in sintesi gli effetti dei pronunciamenti odierni della Corte Ue che ha dato il via libera a snellire le procedure per l'asilo in Italia. Il richiedente, affermano i giudici, non va necessariamente sentito una seconda volta, se nella prima fase gli è stata "offerta la possibilità di essere ascoltato di persona; il verbale del colloquio sia confluito nel fascicolo del Tribunale; il Tribunale abbia sempre la facoltà di procedere ad una nuova audizione se necessario". La sentenza riguarda un'impugnazione al Tribunale di Milano, contro un no della Commissione Territoriale a riconoscere l'asilo, da parte di un cittadino del Mali arrivato in Italia nel 2015. La Prefettura di Milano aveva respinto la richiesta dell'uomo, poiché "aveva rilevato l'esistenza di ragioni meramente economiche alla base della richiesta e l'inesistenza di probabili rischi di persecuzione". Competente lo Stato di ingresso Nonostante la crisi migratoria costituisca un fatto eccezionale, come stabilito in una sentenza della Corte europea, per l'esame delle richieste di asilo è competente lo Stato d'ingresso e non quello in cui la richiesta è presentata, in applicazione del regolamento di Dublino. In questo caso, è la Croazia a dover "esaminare le domande di protezione internazionale delle persone che hanno attraversato in massa la sua frontiera in occasione della crisi migratoria del 2015 2016. Deve ritenersi, infatti, che tali persone abbiano varcato illegalmente la frontiera esterna della Croazia ai sensi del regolamento Dublino III". Intanto procedono gli sbarchi La Procura di Ragusa  ha disposto il fermo di tre presunti scafisti accusati di essere stati alla guida di altrettanti gommoni con a bordo, complessivamente, 426 migranti sbarcati ieri a Pozzallo, nel Ragusano, a bordo della nave Aquarius di Sos Mediterranée con a bordo personale di Medici senza frontiere. Sono Ahmed Ismail Hamouda, di 29 anni, egiziano, Barry Adama, 27 anni, nato in Guinea Conacry, e Henry Junior Mony Mbome, di 29, originario del Camerun. Su un gommone c'erano 173 persone, un numero "record" nelle operazioni di soccorso. Sono stati 59, compresi 5 minorenni, gli scafisti fermati per sbarchi nel 2017 su indagini della squadra mobile della Questura di Ragusa. Quest'anno nell'hot spot di Pozzallo hanno fatto ingresso 8.849 migranti in occasione di 24 approdi. Bomba carta al centro migranti a Rocca di Papa Nella tarda serata di ieri una bomba carta è stata lanciata contro il muro di cinta di un centro migranti a Rocca di Papa (Roma), a una decina di metri dall'ingresso. La deflagrazione non ha provocato né danni né feriti. Il centro si chiama "Mondo migliore" e ospita circa 380 migranti. I carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Frascati, allertati dagli operatori del centro, hanno trovato i resti del grosso petardo a pochi metri dal muro perimetrale. La struttura non ha telecamere di videosorveglianza, ma i militari stanno visionando i filmati di alcune videocamere di esercizi commerciali della zona nel tentativo di trovare eventualmente i responsabili del gesto.

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