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Attacco in Florida, non è esclusa la pista terroristica

Il killer rischia la pena di morte

Katia Perrini
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Le autorità Usa non eslcudono la pista terroristica come possibile motivo dell'attacco messo a segno dal veterano della guerra in Iraq, Esteban Santiago, all'aeroporto di Fort Lauderdale, in Florida. "Continuiamo ad analizzare tutte le possibili linee investigative e tutti i motivi che hanno portato a questo spaventoso attacco", ha detto George Piro dell'Fbi. "Continuiamo a guardare al terrorismo come potenziale motivazione dell'attacco", ha aggiunto. Santiago, 26 anni, è accusato dell'attentato in cui sono rimaste uccise cinque persone e altre sei sono state ferite. Su di lui pende l'accusa di delitto commesso con arma da fuoco e atti di violenza. E secondo il procuratore generale speciale, Wilfredo Ferrer, Santiago, se condannato, rischia la pena di morte o il carcere a vita. La prima udienza in tribunale si svolgerà già domani. Secondo l'Fbi, Santiago avrebbe agito da solo e "tutto indica che ha seguito i procedimenti stabiliti dalle autorità per imbarcare la sua arma sul volo", una pistola semiautomatica 9 millimetri che lo stesso Santiago aveva dichiarato. L'uomo e' arrivato a Fort Lauderdale in un volo proveniente dall'Alaska, dove risiede, facendo scalo a Minneapolis, Minnesota. Le autorità non hanno ancora identificato le vittime, ma secondo informazioni dei media locali, almeno tre persone si trovavano all'aeroporto di Fort Lauderdale per uno scalo. Oltre ai cinque morti e sei feriti, una quarantina di persone sono state sottoposte a cure mediche. Tre dei feriti sono ancora in terapia intensiva.

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