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Il terribile errore della polizia tedesca. Rilasciato il rifugiato pachistano fermato: non è l'attentatore di Berlino

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Naved B., il rifugiato pachistano di 23 anni fermato ieri sera subito dopo la strage, non è il vero attentatore di Berlino. L'uomo, ha spiegato il ministro dell'Interno tedesco Thomas de Maiziere, ha negato qualsiasi coinvolgimento nell'attacco. Ed è stato rilasciato. Così il vero autore della carneficina è in fuga, "armato e a piede libero".  È stato il quotidiano Die Welt a parlare per primo dei dubbi delle forze dell'ordine. E il capo della Polizia di Berlino, Klaus Kandt, aveva spiegato di "non poter dire che l'uomo arrestato ieri sia l'autista del tir". L'ufficio del procuratore federale di Karlsruhe ha spiegato che il 23enne di origini pachistane identificato come Navedi B. è stato rilasciato perché non c'erano sufficienti prove per giustificare il suo fermo. A convincere gli inquirenti sarebbe stata la totale assenza di tracce di sangue indosso all'uomo mentre la cabina del camion ne era completamente imbrattata. L'uomo ha fornito agli inquirenti una quantità considerevole di informazioni durante gli interrogatori e negato di aver alcun ruolo nell'attentato. Gli stessi testimoni che avevano detto di aver seguito il giovane quando era fuggito dalla scena, non sono riusciti a ricostruire i suoi movimenti. Non esiste poi alcuna registrazione in cui compare nella cabina di guida del camion.

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