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Obama: "Scegliete la speranza, Clinton sarà un presidente eccezionale"

Barack Obama

Bufera sula candidata democratica. Dopo lo scandalo delle email l'Fbi pubblica su Twitter i documenti sul perdono che il marito concesse a Marc Rich

Silvia Sfregola
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Barack Obama fa sentire la sua voce a favore di Hillary Clinton a pochi giorni dalla riapertura dell'emailgate e Donald Trump prova a cavalcare l'onda esortando i democratici che abbiano già depositato la propria scheda con il voto anticipato a cancellare la preferenza per Hillary e votare per lui. A soli sei giorni dalle elezioni presidenziali dell'8 novembre la campagna elettorale Usa è infuocata. Dopo le storie emerse su frasi e comportamenti sessisti da parte di Trump, nell'occhio del ciclone è adesso Hillary Clinton visto che venerdì il direttore dell'Fbi, James Comey, in una lettera inviata ai membri del Congresso ha informato della riapertura dell'indagine ul server di posta elettronica da lei utilizzato quando era segretaria di Stato. La decisione è giunta dopo il ritrovamento di nuove e-mail, circa 650mila, possibilmente legate all'uso di un server privato da parte di Hillary: i messaggi erano nel computer dell'ex deputato democratico Anthony Weiner, ex marito di una delle collaboratrici più vicine a Clinton, Huma Abedin, e le autorità stanno provando a capire quanto siano rilevanti in relazione all'indagine. Finora la Casa Bianca aveva evitato di alimentare la polemica: ieri il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, aveva assicurato che Obama non credeva che Comey stesse provando "intenzionalmente" a influire sul risultato delle elezioni annunciando l'indagine, e si era rifiutato di "difendere" o "criticare" questa decisione. Ma Obama, in un'intervista radiofonica a NowThisNews, rilasciata ieri e diffusa oggi, si è fatto sentire prendendo le difese di Hillary: a proposito dell'emailgate, ha fatto un "errore ingenuo" che "ha finito per essere ingigantito come se fosse una cosa folle", ha detto, aggiungendo che non intende immischiarsi nella faccenda ma le indagini non dovrebbero permettere che suggerimenti o insinuazioni influenzino l'opinione pubblica. "Non la sosterrei se non avessi assoluta fiducia nella sua integrità e nel suo interesse a garantire che i giovani abbiano un futuro migliore", ha detto ancora riferendosi a Hillary. Intanto oggi nuove polemiche sull'Fbi dopo che il Bureau ha pubblicato, dandone un inusuale annuncio su Twitter, nuovi documenti su un'indagine condotta oltre 15 anni fa sull'allora presidente americano Bill Clinton, a proposito della sua decisione di graziare l'imprenditore Marc Rich nel suo ultimo giorno alla Casa Bianca. Rich, morto nel 2013, era fuggito dagli Usa nel 1983 dopo essere stato accusato di legami con il crimine organizzato e di aver evaso oltre 48 milioni di dollari di tasse, così come di aver comprato illegalmente petrolio dall'Iran durante la crisi degli ostaggi del 1979. La grazia concessa da Clinton scatenò grandi polemiche, anche perché la moglie di Rich era donatrice del partito democratico. Donald Trump, dal canto suo, prova a cavalcare l'onda del momento e a portare dalla sua gli elettori democratici sfruttando i guai del momento dell'avversaria. "Questo è un messaggio per gli elettori democratici che hanno già depositato le loro schede per Hillary Clinton e che fanno i conti con il rimorso dell'acquirente, in altre parole che vogliono cambiare il voto", ha detto il magnate durante un comizio in Wisconsin. "Se vivete qui, in Michigan, Pennsylvania o Minnesota, potete cambiare il vostro voto in un voto per Donald Trump", ha affermato. Diversi Stati, tra cui quelli citati dal repubblicano, danno infatti la possibilità a chi utilizzi il voto anticipato di cambiare la sua preferenze, votando di nuovo in modo anticipato oppure ripresentandosi nell'Election day.

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