Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Barilla, più fotovoltaico per la sostenibilità

Leonardo Ventura
  • a
  • a
  • a

Sostenibilità non è una strategia, ma un caposaldo dell’azione che guida la Barilla fin dalla sua fondazione. Presente in oltre 100 paesi con 30 comprensori produttivi dislocati a livello globale, l’azienda continua a perseguire una visione incentrata sul garantire un’alimentazione di qualità e massima attenzione alla responsabilità ambientale. Attraverso la propria missione «La gioia del cibo per una vita migliore» il gruppo alimentare seleziona con cura le materie prime e privilegia filiere sostenibili, senza mai tralasciare l’impegno per le persone e per il pianeta. Il percorso di Barilla nella valutazione dell’impatto ambientale si traduce in strategie concrete per affrontare le sfide nel minimizzarlo. In questa direzione l’azienda investe costantemente in innovazione e soluzioni tecnologiche per abbattere le emissioni di gas serra, promuovendo l’utilizzo di energie rinnovabili e l’adozione di modelli produttivi più sostenibili. Un obiettivo chiaro: accelerare la transizione energetica, garantendo un equilibrio tra crescita e responsabilità ambientale.

LA STRATEGIA ENERGETICA DI BARILLA - Sin dal 2004, Barilla ha reso strutturale e continuo un programma energetico, in cui gli stabilimenti condividono e implementano le migliori soluzioni tecnologiche e gestionali per efficientare le performance energetiche dei siti. Parallelamente negli ultimi anni ha progressivamente incrementato l’uso di energia elettrica da fonti rinnovabili su numerosi marchi del suo Gruppo; in Italia ciò avviene su Mulino Bianco, Pan di Stelle, GranCereale e i Sughi Barilla, che utilizzano il 100% di energia elettrica da fonte rinnovabile acquistata con Garanzie di Origine o autoprodotta da impianti fotovoltaici. In particolare, Mulino Bianco negli ultimi 5 anni ha scelto di approvvigionarsi esclusivamente con energia idroelettrica prodotta dall’impianto alimentato dal lago di Resia: in questo modo tutti i prodotti riportano uno specifico logo sulle loro confezioni a conferma di questo impegno. In tutti pastifici italiani, invece, l’azienda si è dotata di impianti di trigenerazione ad alto rendimento, che riducendo l’impiego di combustibili fossili rispetto all’acquisto dalla rete nazionale, permettono di ridurre gli impatti ambientali, migliorando l’efficienza energetica e aumentando l’indipendenza energetica delle proprie produzioni. A conferma di tutto ciò nel 2024 ha investito in tutti i sui siti più di 10 milioni di euro in progetti di efficientamento energetico, sul rinnovamento dei propri impianti di Trigenerazione e per l’installazione di impianti fotovoltaici per autoproduzione di energia da fonte rinnovabile. Gli investimenti sugli impianti Fotovoltaici hanno permesso di triplicare l’autoproduzione di energia elettrica rinnovabile nei propri siti produttivi italiani, in particolare attraverso l’installazione di due nuovi impianti fotovoltaici nella forneria di Rubbiano (pr) (0,3 MWp) e nello stabilimento di produzione sughi di Rubbiano (1,5 MWp). Quest’ultimo impianto installato nel 2024 permette nel periodo estivo, in cui si registra il picco produttivo dei Pesti al basilico, di coprire il fabbisogno energetico di 1 giorno di produzione a settimana, grazie all’energia elettrica rinnovabile autoprodotta.

IL FUTURO - Anche per il futuro Barilla conferma il suo impegno nelle energie rinnovabili, prevedendo di triplicare ulteriormente al 2026, la potenza installata, raggiungendo circa 9 MWp, con i nuovi impianti negli stabilimenti Bakery di Melfi, Ascoli, e Cremona e nel pastificio di Foggia. Questi interventi sono parte di un piano più ampio di strategia energetica e ambientale su tutto il gruppo, allineato con il rinnovo e il rafforzamento dell’impegno di Barilla verso l’iniziativa Science Based Targets (SBTi) con l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura globale al di sotto di 1,5°C, come previsto dagli accordi di Parigi. Per garantire, inoltre, la trasparenza nelle proprie performance ambientali, Barilla aderisce già da diversi anni anche alle iniziative promosse dal Carbon Disclosure Project (CDP), rendicontando i risultati ambientali raggiunti e aumentando la consapevolezza sull’impatto del proprio piano strategico.

IL GRUPPO - Barilla è un’azienda familiare, non quotata in Borsa, presieduta dai fratelli Guido, Luca e Paolo Barilla. Fu fondata dal bisnonno Pietro Barilla, che aprì un panificio a Parma nel 1877. Oggi è famosa in Italia e nel mondo per l’eccellenza dei suoi prodotti alimentari. Con i suoi brand - Barilla, Mulino Bianco, Pan di Stelle, Gran Cereale, Harrys, Pavesi, Wasa, Filiz, Yemina, Misko, Voiello, Academia Barilla, First, Catelli, Lancia, Splendor, Pasta Evangelists e Back to Nature - promuove una alimentazione gustosa, gioiosa e sana, ispirata alla dieta mediterranea e allo stile di vita italiano. Quando Pietro ha aperto il suo negozio 147 anni fa, lo scopo principale era quello di fare del buon cibo. Oggi quel principio è diventato il modo di fare business di Barilla, con più di 9.000 persone che lavorano per l’azienda e una filiera che condivide i suoi valori e la passione per la qualità. L’impegno del Gruppo è di offrire alle persone la gioia che il cibo buono e ben fatto può dare loro, fatto con ingredienti selezionati provenienti da filiere responsabili, contribuendo a un presente e un futuro migliore. Dal 1987, un archivio storico raccoglie e custodisce la storia dei 147 anni di vita dell’azienda, che oggi, grazie al portale-museo www.archiviostoricobarilla.com è una risorsa accessibile a tutti e testimonia il viaggio di un’icona del Made in Italy e i cambiamenti della società italiana.

Dai blog