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Led, asfalto e solare: l'autostrada è hi-tech. Nel Lazio l'hub tecnologico di Aspi

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Leonardo Ventura
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Il Lazio come hub tecnologico della rete di Autostrade per l’Italia: dal laboratorio di ricerca all’avanguardia di Fiano Romano, alle stazioni alimentate da pannelli fotovoltaici e luci a led di ultima generazione in galleria; dalla pavimentazione autostradale realizzata con materiali da riciclo, ai veicoli di ultima generazione per il monitoraggio delle infrastrutture. Sono solo alcune delle innovazioni realizzate da Aspi legate alla mobilità sostenibile. Tutti interventi portati avanti con l’obiettivo di contribuire alla reale transizione ecologica del territorio e garantire maggiore sicurezza agli utenti.

«ENERGIA GREEN» ALLA STAZIONE DI VALMONTONE - In tema di innovazione sulla A1 Milano Napoli, a sud di Roma, all’altezza dello svincolo di Valmontone, è in corso di completamento uno fra i primi impianti fotovoltaici al mondo montato su barriere fonoassorbenti autostradali, con l’obiettivo di aggiungere alla mitigazione del rumore, dovuto al transito dei veicoli su strada, la produzione di energia rinnovabile. L’energia generata dal nuovo impianto sarà in grado di soddisfare il fabbisogno del casello di Valmontone grazie alla produzione di circa 80MWh all’anno, pari al corrispondente consumo di oltre 20 famiglie e a una riduzione di Co2 di circa 600 tonnellate durante la vita utile dell’impianto. Dal punto di vista acustico, il piano rientra nel più ampio programma di rinnovamento delle barriere fonoassorbenti della rete di Aspi. L’impianto fotovoltaico è stato realizzato da Autostrade per l’Italia in collaborazione con Elgea, società del Gruppo impegnata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

IL LABORATORIO DI FIANO ROMANO - Centro d’eccellenza e importante base di ricerca per caratterizzare e qualificare i materiali da utilizzare nelle pavimentazioni autostradali anche grazie all’utilizzo di un set di attrezzature di ultima generazione. Il laboratorio, dove alla fine degli anni ’80 è stato testato il primo l’asfalto drenante che oggi ricopre quasi tutta la rete autostradale, è polo di riferimento scientifico, tecnico e di supporto a livello nazionale per le attività sulla costruzione e la manutenzione delle infrastrutture viarie. All’interno del Centro, il team di Autostrade per l’Italia, in collaborazione anche con prestigiosi enti universitari, esegue prove e analisi sui materiali impiegati, effettua controlli sulla rete, studia le nuove miscele con materiali innovativi ed esegue una pianificazione puntuale delle attività di monitoraggio.

SOSTENIBILITÀ ENERGETICA - La società sta proseguendo sulla strada dell’efficientamento energetico con l’attuazione di un progetto esteso a 450 gallerie della rete, che prevede oltre 32mila apparecchi di illuminazione con tecnologia a Led e un sistema in grado di regolare l’intensità luminosa del singolo apparecchio, in funzione delle condizioni atmosferiche esterne alla galleria. Sostenibilità declinata anche nell’elettrificazione completa della rete autostradale: solo nel Lazio ci sono 12 stazioni di ricarica per i veicoli elettrici (Mascherone Ovest A1; Prenestina Ovest e Prenestina Est A1; La Macchia Ovest e La Macchia est A1; Casilina Ovest e Casilina Est A1; Tirreno Ovest- Tirreno Est A12 Roma Civitavecchia; Flaminia Ovest-Flaminia Est A1; Tevere Est A1).

INNOVAZIONE E RICERCA PER LA RETE AUTOSTRADALE - Il Lazio è laboratorio anche per l’utilizzo di materiali innovativi. Le attività di ricerca in laboratorio per il riciclo e la rigenerazione di materiali giunti al termine della vita utile nell’ottica della sostenibilità hanno permesso l’applicazione su asset autostradale di una tecnologia innovativa, nota come Warm mix asphalt, Wma con l’utilizzo di elevate percentuali di fresato. Si tratta di miscele bituminose per strati di usura e per strati di base, contenenti elevate percentuali di aggregati riciclati provenienti dalla demolizione di pavimentazioni autostradali giunte al termine della loro vita utile. Altra novità, sviluppata sempre in laboratorio, è lo studio del Grip mastic asphalt, una tipologia di conglomerato bituminoso costituito da aggregati artificiali derivanti dagli scarti di lavorazione delle acciaierie. Tutti materiali innovativi, realizzati con materiali da riciclo, per massimizzare le prestazioni, garantire maggiore sicurezza e contribuire a rendere la nostra rete ancora più sostenibile e performante. «Stiamo portando avanti numerosi interventi per rigenerare le nostre infrastrutture e rendere la nostra rete più performante e moderna a tutela della sicurezza dei viaggiatori. Come Gruppo siamo stati fra i primi a installare pannelli fotovoltaici per rendere completamente autonoma la stazione di Valmontone, che diventa così punto di riferimento per la sostenibilità. Inoltre, sul territorio stiamo proseguendo sulla strada dell’efficientamento energetico con l’obiettivo di rendere la nostra rete ancora più sicura» spiega Francesco Console, direttore di Tronco di Fiano Romano di Autostrade per l’Italia.

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