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Superbonus 110, "entro il 25 novembre": nuove regole e scadenze

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Il Superbonus tiene banco nel confronto politico. Ieri, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affrontato il tema in conferenza stampa. Lo strumento, ha affermato, «nasceva meritoriamente per rimettere in moto l'economia dopo la pandemia, ne abbiamo condiviso le finalità ma la realizzazione ha creato delle difficoltà. Segnalo a chi ha detto che si poteva gratuitamente ristrutturare», dice con evidente allusione al leader pentastellato Giuseppe Conte sotto il cui governo venne introdotta la normativa, «che quel "gratuitamente" pesa nelle casse dello Stato per circa 60 miliardi di euro, con un buco di 38 miliardi». E aggiunge: «Secondo noi quello che non ha funzionato è che quel 110% deresponsabilizzava, questo ha portato anche a una distorsione sul mercato del costo dei materiali e c'è da dire che il beneficio è andato prevalentemente a favore dei redditi medio alti. Abbiamo scelto di intervenire per correggere queste distorsioni e quindi il bonus passa al 90% tranne per quei condomini che hanno già deliberato gli interventi e presenteranno la documentazione entro il 25 novembre».

Sul tema si pronuncia anche il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti: «È passata l'idea che il credito d'imposta sia sostanzialmente moneta ma non è così, quindi chi deve fare un investimento deve valutare se l'impresa costruttrice o la banca sia disponibile a riconoscere il credito d'imposta per ché se non è così devono calcolare il progetto d'investimento in diverso modo».

In ogni caso, sulle criticità riguardanti le cessioni del credito assicura: «Cercheremo di intervenire. È un problema reale di molte imprese. Cercheremo e stiamo definendo una via d'uscita». Il tema, ovviamente, ha suscitato la reazione, durissima, di chi ha messo in campo lo strumento, Giuseppe Conte appunto: «Sul Superbonus il governo cambia le regole in corsa e rompe il patto con famiglie e imprese, danneggiando chi aveva già programmato investimenti».

Al di là della polemica politica, gli operatori del settore esprimono perplessità per le modifiche approvate dal governo: «Cambiare le regole del Superbonus in sole due settimane significa penalizzare in maniera sostanziale gli interventi che sono partiti per ultimi e che riguardano in particolare le aree del Sud», sostiene l'Ance della Calabria. Sempre dai costruttori, la rappresentanza nazionale dopo un tavolo con le imprese tenuto dal premier riporta: «Siamo rimasti d'accordo con il presidente del Consiglio che ci sarà un tavolo per una misura strutturale di medio -lungo periodo».

La nuova disciplina con un'entrata in vigore così veloce, peraltro, in maggioranza suscita la presa di posizione di Forza Italia, che raccogliendo le istanze degli operatori ha annunciato una proposta di modifica del decreto aiuti. «Era doveroso intervenire sul Superbonus per motivi di contenimento della spesa pubblica e per correggere distorsioni», spiegano in una nota i capigruppo azzurri Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo.

«Tuttavia è altrettanto doveroso dare delle certezze agli operatori del settore e non cambiare continuamente il quadro. Proprio per questo, rispetto all'accesso al Superbonus 110 per cento così come lo abbiamo conosciuto finora, Forza Italia lavorerà per spostare la data di scadenza delle agevolazioni almeno di un mese per chi ha già deliberato in assemblea di condominio e ha già stipulato contratti. In merito, presenteremo in Parlamento un emendamento ad hoc, anche per garantire un tempo di transizione adeguato». 

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