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Quali sono le prospettive economiche dell'Italia nei prossimi anni. La previsione di Lucrezia Reichlin

Giada Oricchio
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Autunno caldo? “Pessimista ma non catastrofista. Fondamentale la politica fiscale del prossimo governo”. L’economista Lucrezia Reichlin, in collegamento con "In Onda", il talk show di LA7, giovedì 11 agosto, spiega la situazione socioeconomica alle porte: “Ci attende un autunno molto duro soprattutto in Europa a causa della crisi energetica. Ci sono molte incertezze perché si va verso un mondo che si deglobalizza e non è chiaro quale sia il futuro della Cina”.

L’accademica, figlia di Alfredo Reichlin ex deputato Pci e di Luciana Castellina fondatrice de Il Manifesto, si è poi concentrata sull’immediato futuro: “Cosa ci attende a settembre-ottobre? Tutte le previsioni sono state riviste al ribasso in modo radicale a livello mondiale. L’Italia è andata un po’ meglio di quanto ci si attendesse ma non c’è da stappare lo champagne perché a settembre ci ritroveremo con un rallentamento del flusso dell’offerta energetica e probabilmente con grande problema di razionamento, dipenderà da cosa deciderà di fare Putin. Ci saranno costi elevati per le imprese, mentre il costo dell’inflazione è già pesante per le famiglie”.

Per l’analista ci troviamo di fronte a quello che si chiama “uno choc di offerta” e di conseguenza una possibile stagflazione. Di fronte a questo tipo di scenario, quali sono gli strumenti? Reichlin osserva: “Un aiuto potrebbe venire dalla politica monetaria che però non è particolarmente affinata in quanto, cambiando le condizioni di finanziamento di imprese e famiglie, agisce sulla domanda, mentre noi stiamo vivendo uno choc negativo di offerta legato all’aumento del costo delle materie prime e dell’energia. Un altro può essere la politica fiscale che è soprattutto una responsabilità nazionale e quindi sarà cruciale l’operato del prossimo governo. Bisognerà mettere in campo delle risorse ma tenendo i conti entro certi limiti. Serve un bilanciamento tra politica monetaria e fiscale”.

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