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Stangata al distributore: il prezzo della benzina sfonda 2,1 euro, il diesel aumenta a 1,9 euro

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I prezzi della benzina in modalità servito hanno sfondato la soglia dei 2,1 euro al litro, con alcuni marchi che vendono oggi la verde a 2,111 euro/litro. Una escalation dei listini dei carburanti che risente del conflitto in Ucraina e delle tensioni sulle quotazioni internazionali del petrolio.

 

Al servito il prezzo medio della verde è di 2,024 euro/litro (mercoledì era 2,015) con gli impianti che mostrano prezzi medi tra 1,965 e 2,111 euro/litro (no logo 1,927), riporta Quotidiano Energia. La media del diesel servito aumenta a 1,904 euro/litro (ieri 1,895) con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi tra 1,844 e 1,974 euro/litro (no logo 1,809). Anche i prezzi del Gpl crescono e vanno da 0,828 a 0,857 euro/litro (no logo 0,823).

 

“Siamo in presenza di una vera e propria emergenza perché i rincari di benzina e gasolio non solo aggravano la spesa per i rifornimenti di carburante di famiglie e attività produttive, ma hanno effetti diretti sui prezzi al dettaglio, considerato che in Italia l’85% della merce viaggia su gomma. Il Governo deve intervenire con urgenza per calmierare i listini alla pompa, intervenendo attraverso una sterilizzazione dell’Iva e un taglio delle accise che pesano su  benzina e gasolio, in modo da contenere anche gli effetti sui prezzi dei beni trasportati”, afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi. 

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