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Green pass, a cosa serve il certificato verde. Gli esperti: "Bene per l'economia se adottato da tutti"

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Il green pass divide il mondo politico, soprattutto per la responsabilità chiesta agli esercenti. Per fare un esempio, la leader di FdI Giorgia Meloni l'ha definito dannoso per l'economia, "economicida" insomma. Eppure proprio il fronte degli economisti appare compatto - al momento - nel sostenere l'efficacia della certificazione verde per la ripresa. "Misure come il green pass possono aiutare a fornire un certo sostegno all'economia nei paesi in cui i governi le hanno implementate", spiega a LaPresse Maya Beyhan, equity indexing portfolio strategist di State Street Global Advisors.

Secondo l'esperta "le evidenze mediche disponibili indicano due punti chiave". Il primo è "l'efficacia del vaccino contro l'ospedalizzazione e la morte" che "è alta per tutte le varianti attuali del coronavirus", aggiunge l'esperta di mercati. Il secondo è che "le persone completamente vaccinate hanno meno probabilità di quelle non vaccinate di contrarre il coronavirus o di trasmetterlo ad altre persone. Quello che sappiamo anche è che l'infezione nelle persone completamente vaccinate non può essere completamente eliminata finché c'è una continua trasmissione del virus nelle comunità". E per questo, rimarca ancora Beyhan, "misure come il green pass possono aiutare proprio su questo punto".

L'efficacia della certificazione "verde" per la ripresa delle attività è anche una questione di fiducia. Ne è convinto Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia. In particolare l'aumento dei casi legati alla variante Delta "incrementa i timori degli investitori su un possibile ritorno di restrizioni alla mobilità delle persone" con importanti riflessi su alcuni settori. Primo fra tutti quello energetico, dove i prezzi "sono scesi nelle ultime 24 ore sulle paure per un possibile rallentamento della domanda nei prossimi mesi", rimarca Diodovich.

Secondo gli esperti il green pass potrebbe quindi aumentare la fiducia proprio sui settori più interessati dall'andamento della mobilità. "L'impatto del Green Pass potrebbe essere positivo sull'economia europea nel momento in cui sarà accettato da tutti i paesi dell'Ue e dai paesi extra Ue, come gli Stati Uniti che ancora adesso non hanno riaperto le frontiere", sottolinea ancora Diodovich, ricordando che "una maggiore diffusione" del certificato verde "potrebbe permettere una maggiore mobilità delle persone e favorire soprattutto il settore turistico e quello dei trasporti".

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