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Recovery Fund, dall'Ue 172 miliardi all'Italia e 81 a fondo perduto

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"Commissione propone un Fondo di Recovery da 750 miliardi che si aggiunge agli strumenti comuni già varati. Una svolta europea per fronteggiare una crisi senza precedenti. #NextGenerationEu" twitta il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni. Oggi è partita la sfida europea sul Recovery Plan. Non solo un piano per salvare l'economia europea colpita dal coronavirus, ma un antidoto alla contrapposizione tra Paesi finanziariamente 'deboli' e 'forti'.  La Commissione europea di Ursula von der Leyen propone al Parlamento Ue il Piano europeo per la ripresa: il pacchetto del Recovery Fund per l'Italia ammonta a 172,7 miliardi di euro, nel dettaglio 81,807 miliardi sarebbero versati come aiuti e 90,938 miliardi come prestiti. I 172,7 miliardi proposti dalla Commissione Ue per l'Italia nell'ambito del pacchetto Recovery Fund rappresentano la quota più alta destinata a un singolo Paese.

L'appuntamento di oggi non mette tuttavia fine alle discussioni: la proposta della Commissione finirà sul tavolo del Consiglio europeo il 17 e 18 giugno. Il piano europeo per rilanciare l'economia travolta dal coronavirus era stato anticipato dal rappresentante della Commissione in Austria Martin Selmayr. La bozza sul tavolo di von der Leyen dovrebbe seguire l'impostazione dettata da Francia e Germania, con un Recovery Fund da 500 miliardi di euro attivo fino al 2022 e costituito per la maggior parte - tra il 60% e il 70% - da sovvenzioni elargite a fondo perduto. La percentuale rimanente rientrerebbe invece nella categoria dei prestiti - seppure a tassi agevolati e lunghe scadenze - quella su cui puntano i rigoristi del Nord. Se confermato, il Recovery Fund si sommerà a un Bilancio comunitario da circa 1.000 miliardi. La Commissione presenterà domani anche la propria proposta per il Quadro finanziario pluriennale 2021-2027, che stabilirà nuovi limiti per i bilanci generali annuali dell'Unione.

 

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