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Disoccupazione al minimo dal 2013: 12% a luglio

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Diminuiscono i giovani disoccupati: poco più di 1 su 10 è senza lavoro. Ma i ragazzi che non cercano un impiego sono in aumento. Renzi su Twitter: "Le riforme servono" VIDEO

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Cresce a luglio la stima degli occupati: secondo l'Istat l'aumento è dello 0,2%, pari a +44mila, dopo il calo di maggio (-0,2%) e la lieve crescita di giugno (+0,1%). Il tasso di occupazione aumenta nel mese di 0,1 punti percentuali, arrivando al 56,3%. Nell'anno l'occupazione cresce dell'1,1% (+235 mila persone occupate) e il tasso di occupazione di 0,7 punti. Rispetto ai tre mesi precedenti, nel periodo maggio-luglio 2015 il tasso di occupazione cresce (+0,2 punti percentuali), mentre calano il tasso di disoccupazione (-0,1 punti) e il tasso di inattività (-0,1 punti).   Bene i giovani Il calo della disoccupazione a luglio scorso riguarda anche i giovani 15-24enni. La stima del numero di giovani disoccupati diminuisce rispetto al mese precedente (-51 mila, pari a -7,6%). L'incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 10,4% (cioè poco più di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza - rileva l'Istat - diminuisce nell'ultimo mese di 0,9 punti percentuali. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati) è pari al 40,5%, in calo di 2,5 punti percentuali rispetto al mese precedente. Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi. La stima del numero di giovani inattivi è in aumento dello 0,6% nel confronto mensile (+27 mila). Il tasso di inattività dei giovani tra 15 e 24 anni cresce di 0,5 punti percentuali, arrivando al 74,4%. Con riferimento alla media degli ultimi tre mesi, per i giovani 15-24enni si osserva il calo sia del tasso di occupazione (-0,2 punti) sia del tasso di disoccupazione (-0,2 punti), a fronte di una crescita del tasso di inattività (+0,5 punti percentuali). In termini tendenziali, rispetto a luglio 2014, il tasso di occupazione dei giovani 15-24enni cala di 0,5 punti percentuali, cala anche il tasso di disoccupazione (-2,6 punti), a fronte di una crescita del tasso di inattività di 2,0 punti.   Pil, dati Istat rivisti in rialzo La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito positivamente alla crescita del Pil per 0,2 punti percentuali (+0,3 il contributo dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private, nullo quello della spesa della Pa e -0,1 quello degli investimenti fissi lordi. Anche la variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del Pil (+0,4 punti percentuali), mentre l'apporto della domanda estera netta è stato negativo per 0,2 punti percentuali. Rispetto al trimestre precedente, il valore aggiunto dell'industria è rimasto stazionario e quello dei servizi è aumentato dello 0,3%, mentre quello dell'agricoltura è diminuito dell'1,1%. La stabilità congiunturale del settore industriale deriva da una crescita dell'industria in senso stretto (+0,2%) e da una flessione delle costruzioni (-0,7%). In termini tendenziali, il valore aggiunto dell'industria ha registrato una variazione nulla, con un incremento dello 0,4% dell'industria in senso stretto e una flessione dell'1,5% delle costruzioni; il valore aggiunto dell'agricoltura è aumentato dell'1,7% e quello dei servizi dello 0,5%.     Il premier Matteo Renzi ha commentato i gli ultimi dati Istat su Twitter: "Cresce il Pil, crescono gli occupati, meno disoccupazione. Le riforme servono". E ha realizzato anche un video su youtube  

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