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Visco modifica statuto di Bankitalia

Banca d'Italia

L'aggiornamento del valore del capitale della Banca corrisponde a una richiesta del ministero dell'Economia

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Si è tenuta oggi l'Assemblea straordinaria dei Partecipanti al capitale della Banca d'Italia, che ha approvato modifiche allo Statuto della Banca volte soprattutto ad adeguarlo alle norme contenute del decreto-legge 133/2013. Il Governatore ha ricordato che non si è ancora concluso l'iter parlamentare di conversione del decreto-legge 133/2013. Alcuni aspetti del decreto sono stati già oggetto di emendamenti proposti in Parlament. In particolare, il limite percentuale massimo di possesso di quote della Banca da parte di un singolo soggetto, il periodo di tempo a disposizione di ciascun Partecipante per alienare l'eccedenza, il requisito della sede in Italia degli intermediari legittimati a partecipare al capitale della Banca. Tutti questi sono stati inseriti nel nuovo testo dello Statuto con un semplice richiamo alla legge. In ogni caso, una volta che il decreto sia stato convertito in legge, l'Assemblea potrà essere nuovamente convocata in seduta straordinaria per l'approvazione di ogni ulteriore modifica che si renda necessaria al fine di assicurare la piena aderenza dello Statuto alla legge. Ignazio Visco, parlando all'assemblea ha spiegato: "L'aggiornamento del valore del capitale della Banca corrisponde a una richiesta del ministero dell'Economia e delle finanze. La questione non poteva essere risolta autonomamente dallo Stato, che può esprimersi in materia solo confrontandosi con la Banca d'Italia, per rispetto del principio di indipendenza, espressamente riconosciuto dalla Banca centrale europea nel parere rilasciato nell'ottobre del 2005 con riferimento all'ultima riforma dello Statuto della Banca. Abbiamo effettuato le nostre analisi tenendo presente che il modello basato sulla proprietà privata del capitale e la struttura di governance che ne è conseguita hanno tutelato l'indipendenza dell'Istituto. Le valutazioni dei nostri uffici sono state condivise con un gruppo di esperti di alto livello, scelti per le loro indiscusse caratteristiche di indipendenza, imparzialità di giudizio ed elevata competenza nelle discipline riguardanti la finanza, l'assetto istituzionale dell'Eurosistema e la legislazione italiana e comunitaria. Gli esperti hanno concordato sulla validità dei metodi analitici adottati e sulla congruità dei risultati". Il valore aggiornato delle quote del capitale della Banca d'Italia è fissato dal decreto-legge complessivamente in 7,5 miliardi di euro, limite superiore dell'intervallo 5-7,5 miliardi stimato nel parere tecnico preparato con l'ausilio di tre esperti esterni di alto profilo e rassegnato il 23 ottobre scorso dalla Banca d'Italia al Ministero dell'Economia e delle Finanze. Il nuovo capitale della Banca sarà rappresentato da quote nominative di valore indicato dalla legge; le quote attuali verranno annullate e si procederà all'emissione di nuove quote. L'aggiornamento delle quote non avrà effetti sul patrimonio di vigilanza delle banche partecipanti al 31 dicembre 2013, data rilevante ai fini dell'esercizio di Asset Quality Review che sarà condotto nell'Eurosistema.

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