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La Bce: «Ripresa graduale ma avanti con le riforme»

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Borse in rialzo dopo la pubblicazione del bollettino dell'istituto di Francoforte che invita a non vanificare gli sforzi compiuti

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Mentre le borse asiatiche chiudono contrastate con Tokyo in calo dell'1,59% e Seul in crescita dello 0,3% (listini ancora aperti a Shanghai, giù dello 0,28%, e Hong Kong, positiva dello 0,34%), le piazze europee aprono cautamente positive. Londra sale dello 0,1%. Avanza dello 0,1% Francoforte e dello 0,2% Parigi. Madrid cresce dello 0,2%. A Milano l'indice Ftse Mib ha segnato uno +0,15% in apertura per poi salire a +0,68% dopo le notizie provenienti dal bollettino mensile della Bce, che hanno influito positivamente anche sulle altre borse europee. L'istituto di Francoforte prevede una «graduale ripresa nel prosieguo dell'anno e nel 2014» e che i rischi per le prospettive economiche dell'area euro «continuano ad essere orientati al ribasso». Tuttavia non mancano le ombre, soprattutto sul fronte occupazionale: «Le condizioni del mercato del lavoro permangono deboli» annota la Bce. La ripresa, si legge ancora, sarà sostenuta «da un orientamento di politica monetaria che continua a essere mirato a mantenere il grado di accomodamento monetario richiesto dalle prospettive per la stabilità dei prezzi e a favorire condizioni stabili nel mercato monetario». In prospettiva, infatti, prosegue «l'orientamento di politica monetaria resterà accomodante finchè sarà necessario». La Bce ribadisce le sue linee guida secondo le quali prevede che i tassi di interesse resteranno «sui livelli pari o inferiori a qualli attuali per un prolungato periodo di tempo». Tale strategia di politica monetaria è legata a una previsione che «le pressioni di fondo sui prezzi restino contenute nel medio periodo», pur in presenza di una «debolezza generalizzata dell'economia». E proprio per evitare che questa debolezza mini la ripresa, la Bce invita a non vanificare gli sforzi compiuti sul fronte del risanamento e potenziarne invece gli effetti andando avanti con le riforme economiche. «I paesi dell'area dell'euro non dovrebbero vanificare gli sforzi già compiuti allo scopo di ridurre i disavanzi pubblici. Al centro andrebbero poste strategie di bilancio favorevoli alla crescita e dotate di una prospettiva di medio termine che coniughino il miglioramento della qualità e dell'efficienza dei servizi pubblici con la riduzione al minimo degli effetti distorsivi dell'imposizione fiscale», si legge nel bollettino. «Per potenziare l'impatto complessivo di tali strategie, gli Stati membri devono procedere a una più rapida attuazione delle necessarie riforme strutturali al fine di promuovere la competitività, la crescita e la creazione di posti di lavoro», prosegue la Bce che suggerisce come «la rimozione delle rigidità nel mercato del lavoro, la riduzione degli oneri amministrativi e il rafforzamento della concorrenza nei mercati dei beni e servizi saranno di particolare giovamento per le piccole e medie imprese». Misure di riforma strutturale, queste, «essenziali per abbassare il livello attualmente elevato di disoccupazione, in particolare tra le fasce più giovani della popolazione dell'area dell'euro».

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