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Fiat si smarca dal mercato Ue Taglia la spesa di 500 milioni

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Il Lingotto riduce gli investimenti a causa del crollo della domanda

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L'andamentoal ribasso del mercato dell'auto ha indotto il Gruppo Fiat a rivedere l'impegno in Europa, spostando l'attenzione verso aree più promettenti. Ieri l'annuncio ufficiale è arrivato direttamente per bocca dell'amministratore delegato Sergio Marchionne. Gli investimenti in Europa previsti per l'anno in corso, saranno ridotti di 500 milioni rispetto a quanto era stato previsto, a causa del crollo della domanda. Per Marchionne un'eventuale ripresa nel Vecchio Continente dipende da più fattori: «la Grecia, l'andamento dell'Euro e come l'Europa sosterrà la crescita». L'ad, che domani compirà 60 anni, in occasione di una riunione Acea (l'associazione dei costruttori europei di auto) a Madrid ha parlato anche dei nuovi modelli come la Grande Punto: inizialmente prevista per il 2013 «è uno dei progetti che stiamo riconsiderando» ha detto il manager e ha indicato che il Gruppo sta valutando alleanze per condividere le architetture dei nuovi modelli, tra cui proprio la Punto. Marchionne ha anche indicato che pagherà meno di 200 milioni di euro per salire del 3,3% al 61,8% in Chrysler. Poi ha assicurato che non ci saranno «novità spettacolari» nel secondo semestre per l'integrazione con Chrysler e non ci sono trattative con Veba per comprare la quota restante della casa americana. Non è in vista l'ipo Ferrari: «abbiamo abbastanza liquidità». La crisi spagnola non spaventa Fiat che intende sviluppare i propri stabilimenti Iveco di Madrid e Valladolid. Il piano industriale che il manager ha discusso con il presidente Rajoy prevede un volume di investimenti di circa 500 milioni di euro a partire dalla metà del 2012 e fino al 2016. Saranno creati 1.200 nuovi posti di lavoro, di cui oltre 600, entro la fine del primo anno. Quanto ai progetti in Italia Marchionne ha confermato che si va avanti con «Fabbrica Italia». Il taglio degli investimenti in Europa è ampiamente giustificato dai dati del mercato. L'andamento delle vendite a maggio sono un'ulteriore conferma. Le immatricolazioni di Fiat Group Automobiles in Europa (Ue a 27 +Efra) sono calate del 12,1% a 82.501 unità rispetto a un anno fa. La quota di mercato del gruppo si attesta al 7,2% in Europa a maggio dal 7,1% di aprile e dal 7,5% dello stesso periodo di un anno fa. Nei primi 5 mesi dell'anno il Lingotto ha segnato in Europa il 6,7%, contro il 7,4% dello stesso periodo del 2011. Guardando ai singoli brand, Fiat ha segnato in Europa una quota di mercato del 5,3%, in leggero calo rispetto al 5,5% di un anno fa. In leggera flessione anche la quota di Alfa Romeo allo 0,8% contro l'1% di maggio 2011. Stabili, invece, le quote di Lancia-Chrysler (allo 0,8%) e Jeep (allo 0,2%). Complessivamente le immatricolazioni di nuove auto in Europa (ue27+efta) sono scese dell'8,4% annuo a 1,15 milioni di unità. Tra le altre case, Volkswagen consolida la propria leadership di mercato con vendite in discesa del 5,5% e quota salita al 24,6% dal 23,9%.

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