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Licenziamenti ancora bufera 3 milioni senza nuovo contratto

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Ilministro del Lavoro Fornero ha avuto un chiarimento in Consiglio dei ministri con il collega della Pubblica amministrazione Patroni Griffi che non ha gradito l'invasione di campo e sembra che la tensione sia stata superata. Il tema comunque resta nonostante l'avversione, espressa anche ieri, da sindacati e politica. «Non ho mai visto un ministro del Lavoro in tutta Europa che inciti ai licenziamenti» ha detto il leader della Cisl, Raffaele Bonanni. Per la Uil l'equiparazione tra pubblico e privato dovrebbe partire dalla «modifica delle norme penalizzanti a danno dei dipendenti pubblici». L'elenco del sindacalista va «dall'assenza della cassa integrazione e dell'indennità di disoccupazione all'assenza delle norme di garanzia previste dallo Statuto dei lavoratori in materia di impugnazione delle sanzioni disciplinari». Scende in campo anche il segretario del Pd Bersani che consiglia alla Fornero di «non accendere altre micce» ricordando che su questo punto «ci sono già delle norme». Intanto l'Istat rende noto che sono circa 3 milioni i dipendenti pubblici in attesa del rinnovo del contratto. I contratti da rinnovare sono complessivamente 34, di cui 16 appartenenti alla pubblica amministrazione. Un lavoratore su tre ha il contratto scaduto. Sempre l'Istat rileva che ad aprile le retribuzioni contrattuali orarie hanno registrato un incremento dello 0,3% rispetto al mese precedente e dell'1,4% rispetto ad aprile 2011.

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