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Monti: reintegro in casi estremi

Il premier Mario Monti

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La possibilità del reintegro in caso di licenziamento dettato da motivi economici è "riferita a fattispecie molto estreme e improbabili". Lo ha detto il premier Mario Monti, in conferenza stampa a Napoli. Il presidente del Consiglio ha spiegato che "quello che noi abbiamo posto nel ddl è che per i licenziamenti individuali di carattere economico se un giudice riscontri situazioni di illegalità ci sia l'indennizzo per i lavoratori. Se invece sono motivazioni manifestamente insussistenti, un caso molto forte, il giudice può disporre il reintegro come l'indennizzo". Una formulazione che per Monti "leva molto le imprese dalle incertezze e tutela i lavoratori dai casi riprovevoli di discriminazione". Quanto alle reazioni dalle diverse parti, "sono assolutamente naturali". Le imprese "sono insoddisfatte perchè volevano la sparizione complessiva della parola reintegro dal panorama, ma capiranno che è riferita a fattispecie molto estreme e improbabili. I sindacati si sentono colpiti dal fatto che ora il licenziamento economico è più aperto, col tempo capiranno il passo avanti fatto verso la tutela universalistica". Insomma, "pensiamo che il governo abbia il dovere di guardare all'interesse della collettività e in questo modo pensiamo di aver fatto l'interesse dei lavoratori, dei disoccupati, dei giovani e delle zone più deboli". Si vedrà, come ritiene Monti, "se questo determinerà maggiore propensione all'investimento in Italia da parte degli stranieri e maggiore propensione a restare in Italia per le nostre imprese". Un caso che ha riferimento all'attualità, con l'importante investimento annunciato in Serbia da un'azienda italiana: "Non ci dispiacerebbe se questi investimenti fossero fatti anche in Italia, non solo in Serbia". Non solo articolo 18 ma anche nuovi tagli per gli enti previdenziali e una stangata per i proprietari degli immobili che non applicano la cedolare. C'è anche questo nella riforma che Monti vuole sia approvata "nel suo complesso". AEREI Aumento di 2 euro per ogni passeggero, a partire dal 1 luglio 2013, l'addizionale comunale sui diritti di imbarco sugli aerei. E' quanto prevede una delle norme fiscali poste a copertura del ddl per la riforma. I maggiori importi incassati andranno versati all'Inps. AFFITTI Stangata in arrivo per i proprietari degli immobili che non applicano la cedolare. Una delle norme poste a copertura del ddl del lavoro riduce da 15 a 5% lo sconto forfait oggi previsto per chi dichiara con l'Irpef i redditi derivanti dalla locazione di immobili. Di fatto l'imponibile su cui si paga l'imposta aumenta di 10 punti percentuali. TAGLI L'Inps e l'Inail dovranno ridurre le loro spese di funzionamento a partire dal 2013 per 90 milioni complessivamente. Le riduzioni sono quantificate in 72 milioni di euro annui per l'Inps e 18 milioni annui per l'Inail. L'amministrazione autonoma dei Monopoli di stato dovrà adottare misure di razionalizzazione aggiuntive con una riduzione di spesa di 10 milioni l'anno a partire dal 2013. ASSICURAZIONI Arriva una stretta sulla deduzione riconosciuta sulla tassa al servizio sanitario nazionale, pari al 10,5%, che si applica sulle assicurazioni Rc auto. La deduzione scatterà solo per gli importi che eccedono i 40 euro. La stretta vale già sui pagamenti del 2012. MACCHINE AZIENDALI Una parte delle risorse per finanziare il disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro arriverà dal taglio delle deduzioni per l'uso delle auto aziendali. Pprevisto un taglio delle deduzioni dal 40% al 27,5% per le auto utilizzate nell'esercizio di imprese, arti e professioni.

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