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Alcoa continua a produrre Napolitano chiama gli operai

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Il presidente condivide con i lavoratori la soddisfazione per la vertenza

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Ilpresidente della Repubblica dopo aver ricevuto puntuali informazioni dal ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, sulla conclusione del negoziato, e aver conferito con il Presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, ha voluto condividere con i lavoratori dell'Alcoa, telefonando al loro rappresentante incontrato nella recente visita nell'isola, la soddisfazione per il risultato raggiunto che ha consentito di scongiurare fino al prossimo dicembre una decisione di chiusura dell'azienda che avrebbe comportato la perdita dell'occupazione per molte centinaia di lavoratori. L'intesa raggiunta nella notte di martedì al ministero dello Sviluppo Economico assicura alla fabbrica sarda continuità industriale fino al 2012. Un accordo raggiunto dopo una manifestazione con oltra 400 lavoratori, presente la direzione di Alcoa, le segreterie nazionali e territoriale di Fim Fiom e Uilm, con la mediazione del ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera e il Sottosegretario, Claudio De Vincenti. Sul terreno dell'energia l'accordo prevede un regime transitorio con la proroga di 2-3 anni della cosiddetta superinterrompibilità nelle isole e per il quale sono in corso verifiche in sede europea. Una soluzione strutturale con la verifica del cosiddetto Interconnector (verifica con autorità competenti e Terna), di possibili accordi diretti con Enel e possibilità anche di autoproduzione (centrale Enel Sulcis 2 o altro investimento). La Regione e gli enti locali hanno calendarizzato impegni per la riqualificazione delle infrastrutture dedicate alla logistica come il porto e le strade annesse. Nell'accordo c'è anche un capitolo ambientale legato alle bonifiche di cui dovrà farsi carico anche Alcoa». Quanto alla telefonata del Capo dello Stato, Massimo Cara, l'operaio contattato dal Quirinale ha spiegato che «quando mi hanno chiamato dalla Prefettura ho pensato a una denuncia per la manifestazione di ieri (martedì ndr), invece tra lo stupore mi stavano preannunciando una telefonata del presidente della Repubblica». Cara non ha nascosto l'emozione e l'euforia, che quasi per un attimo hanno fatto sparire la fatica accumulata in questi mesi di dura battaglia per difendere la fabbrica e i posti di lavoro. «Quindici minuti dopo la prima chiamata - ha spiegato - ne ho ricevuto un'altra dove mi hanno detto: Stia in linea che c'è il presidente Napolitano. Devo dire che non l'avrei mai immaginato. È stato un momento di grande emozione e grande piacere perché è stato onorato dal Presidente l'impegno assunto a Cagliari». Era stato proprio Cara, durante la recente visita di Napolitano in Sardegna, a illustrare al Capo dello Stato le preoccupazioni per le sorti dello stabilimento e il futuro incerto di migliaia di lavoratori.

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