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Acquisti dall'estero. Giù i tassi Btp Spread a 290 punti. E può scendere

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Buona domanda per l'asta dei titoli triennali. Rendimento al 2,76%

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Dopoil collocamento dei Bot nell'asta di martedì scorso, chiusa con tassi in forte discesa, ieri è stata la volta del Btp triennale. Il cui rendimento è arrivato al 2,76%. Il livello più basso da ottobre 2010. Nel dettaglio Via XX settembre ha collocato 5 miliardi di Btp a tre anni e un miliardo di Btp con scadenza nel 2019 (tredicesima tranche e decorrenza marzo 2009). Per il primo la domanda è stata pari a 1,5 volte l'importo offerto, in rialzo da 1,4 dell'asta del 14 febbraio. Per il decennale la richiesta è stata il doppio rispetto all'offerta. Un risultato che attenua le tensioni sul mercato dei titoli di stato e che ha compresso verso il basso lo spread con l'omologo Bund tedeschi. Il differenziale tra i due bond governativi si è assottigliato a 290,1 punti base, dopo un tuffo a 289,8, con un rendimento al 4,85%. Numeri che hanno disteso i nervi di chi è impegnato nella battaglia giornaliera per tenere più basso possibile il costo del finanziamento pubblico. Dagli attuali livelli «pensiamo ci sia ancora spazio per una riduzione», ha detto il viceministro dell'Economia, Vittorio Grilli, alla presentazione del Btp Italia a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa. Con lo spread «stiamo più tranquilli, ovviamente non siamo fuori dalla crisi: dobbiamo continuare a lavorare ed è quello che stiamo facendo e si vede dai risultati», ha aggiunto Grilli. Che ha parlato anche delle condizioni di mercato: «È un momento ancora di fragilità. Negli ultimi mesi abbiamo accorciato le scadenze perché il mercato aveva grande bisogno di liquidità». «Quando il mercato tornerà più desideroso di lunghe scadenze anche noi faremo di più», ha detto Grilli aggiungendo: «Noi non vogliamo accelerare i tempi. Vogliamo andare avanti con il passo che ci indicano i mercati». Ottimista anche Maria Cannata, il dirigente del Tesoro incaricato della gestione del debito pubblico, che ha sottolineato che «stanno tornando i fondi di investimento in generale» e in particolare «da Francia, Olanda, Germania, Inghilterra e Asia, soprattutto Cina». «Dall'America dopo il viaggio di Monti qualcosa è arrivato ma sporadico», ha aggiunto. La tendenza è per un ulteriore miglioramento. «A giugno prima del delirio eravamo a 180 punti base, fino a quel livello si può tornare tranquilli senza colpo ferire» ha spiegato la Cannata che ha aggiunto «abbiamo tanto da riguadagnare, oggi sinceramente altri 100 punti base possono andare via tranquilli» ha detto sottolineando «che tornare a 20-30 non è realistico e nemmeno corretto». Il vantaggio riguadagnato dalle emissioni pubbliche comincia comunque a vedersi. «A fine anno stimavamo un livello di emissione per il 2012 di 450 miliardi. Ora, con un miglioramento della situazione, ci stiamo avvicinando a 440» ha concluso la Cannata durante la presentazione del nuovo titolo indicizzato il Btp Italia destinato al retail. «Abbiamo pensato di costruire un prodotto per le famiglie - ha spiegato Grilli - i Bot people che da sempre comprano i titoli di Stato. Il Btp, con durata quadriennale, verrà collocato tra il 19 e il 22 marzo. Non c'è un ammontare prestabilito, ha chiosato la Cannata: «È un esperimento, non ci siamo prefissi un obiettivo, speriamo nel suo successo. Se sarà così potremo fare anche 3 o 4 emissioni all'anno».

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