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Moody's taglia il rating alle banche Ue

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L'home page del sito italiano dell'agenzia di rating Moody's

Borse giù, lo spread vola a quota 400

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Moody's ha abbassato il rating o rivisto le prospettive (outlook) su 114 banche europee appartenenti a 16 Paesi diversi. Tra gli istituti colpiti 24 sono italiani. Le azioni sui rating riflettono, afferma Moody's, «la pressione combinata» derivante in primo luogo dall'«avverso e prolungato impatto della crisi dell'area dell'euro che rende il contesto operativo molto difficile per le banche europee», in secondo luogo dal «deterioramento del merito di credito dei rating sovrani, che ha portato all'aggiustamento dei rating di nove Paesi lo scorso 13 febbraio» e infine dalle «sfide importanti» che dovranno affrontare le banche con «significative attività sui mercati dei capitali» Queste difficoltà, secondo Moody's, non riescono ad essere compensate dalla presenza di fattori positivi come il supporto offerto dai governi al sistema bancario e la politica monetaria accomodante. Nel mirino 114 banche di 16 Paesi Ue Sotto la lente dell'agenzia statunitense ci sono praticamente tutte le maggiori banche europee: Barclays, BNP Paribas, Commerzbank, Credit Agricole, Deutsche Bank, HSBC, ING Group, Royal Bank of Scotland, Santander, Societe Generale and Unicredit. L'Italia ha il maggior numero di istituti il cui rating è stato messo sotto revisione (24), seguita da Spagna (21), Francia (10) e da Regno Unito (9). Più banche per ciascun Paese sono state interessate anche in Austria, Danimarca, Germania, Olanda, Portogallo, Slovenia e Svezia. Due banche in revisione per la Svizzera, mentre Belgio, Finlandia, Lussemburgo e Norvegia ne presentano una ciascuno. L'azione, spiega l'agenzia di valutazione in una nota, "riflette, a differenti gradazioni, la pressione combinata derivante dal prolungato impatto della crisi dell'area euro, che rende l'ambiente operativo molto difficile per le banche, il deteriorarsi del credito sovrano nell'area euro e le sostanziali sfide che devono affrontare le banche con significative attività sul mercato dei capitali". Banche italiane bocciate da Moody's Nelle 19 pagine dedicate ai tagli da Moody's, spunta un nuovo acronimo destinato a diventare familiare: RuR Down (Rating under Review for Downgrade, rating sotto osservazione in vista di un nuovo taglio), che rappresenta un peggioramento rispetto anche al precedente outlook negativo. Nel dettaglio, il RuR Down tocca alle italiane capogruppo Banca Carige, Banca della Marca Credito Cooperativo, Banca delle Marche, Banca Monastler e del Sile, Monte dei Paschi (che c'era già prima), Bnl, Banca Poolare Alto Adige, Banca popolare di Cividale, Banca popolare di Marostica, Banca popolare di Spoleto, Banca Sella, Banca Tercas, Banco Popolare, Cassa di Risparmio di Bolzano, Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, Cassa di Risparmio di Cesena, Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, Credito Emiliano, Credito Valtellinese, Iccrea Bancaimpresa, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Ubi Banca e Unipol Banca. Si salvanò, restando con l'outlook negativo, solo Cassa Depositi e Prestiti e l'Istituto Servizi Mercato Agricolo Alimentare (Ismoa), entrambe a controllo pubblico. Declassati Milano, Venezia, Eni e Poste i gruppi assicurativi Unipol e Generali, Eni e Poste, rivisto da stabile a negativo l'outlook di Finmeccanica. Tutte decisioni che seguono l'abbassamento del rating dell'Italia di lunedì 13. Rivisti i profili di regioni e città: bacchettate Milano, Firenze e Venezia, Lombardia, Toscana, Umbria e Veneto.

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