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Ue nel mirino di Moody's: Borse in rosso

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Borse e mercati

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Mercati e spread reagiscono male al nuovo patto europeo per salvare l'euro: Borse del Vecchio Continente in calo. Maglia nera a Milano con l'indice Ftse Mib che ritorna sotto quota 15mila punti, lasciando sul terreno il 3,1%. Sul listino milanese pesano il crollo dei titoli bancari, con lo spread salito oggi sopra i 470 punti, e di Fonsai (-8,5%), che aggiorna i minimi storici mentre è in corso un cda straordinario che esaminerà i necessari provvedimenti per mettere in sicurezza i ratio patrimoniali. Tra le banche affonda Mps (-7,8%), seguono Ubi (-6,1%), Banco Popolare (-5,3%), Unicredit (-5,2%), Intesa Sanpaolo (-4,8%). Londra perde lo 0,5% e Francoforte arretra dell'1,5%. Vola lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti, che arriva oltre i 470 punti, nonostante il buon andamento dell'asta dei Bot annuali, che vede il collocamento di 7 miliardi di Bot con scadenza a un anno a un tasso al di sotto del 6%. Bene anche la domanda, che si attesta a 13,472 miliardi di euro. UE SOTTO OSSERVAZIONE Pesa sui listini europei anche il giudizio di Moody's sull'esito del vertice Ue, che, secondo l'agenzia, non ha assunto "misure politiche decisive". Moody's ha poi ribadito "l'intenzione di rivisitare i rating sovrani di tutta l'Unione europea nel primo trimestre del 2012". Intanto c'è attesa per il discorso al Bundestag del cancelliere tedesco, Angela Merkel, in merito al patto raggiunto a Bruxelles per contrastare la crisi dell'eurozona. Il portavoce Steffen Seibert ha annunciato che mercoledì verso mezzogiorno "il cancelliere federale rilascerà una dichiarazione del governo sulla politica europea e i risultati del Consiglio europeo alla Camera bassa del Parlamento". CAMERON IN PARLAMENTO Oggi pomeriggio il premier conservatore britannico David Cameron riferirà in parlamento le ragioni della decisione di tenere la Gran Bretagna fuori dal nuovo trattato volto a rafforzare le regole fiscali del blocco europeo. I Lib-dem hanno comunque rassicurato sulla tenuta dell'esecutivo. Dispiacere per la mancata adesione di Londra al nuovo patto Ue è stato espresso dal commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn che ha tuttavia avvertito i britannici: "Se la loro mossa voleva evitare che la City e i loro servizi finanziari venissero regolati, questo non succederà, perché abbiamo imparato la lezione della crisi e la applicheremo per risolvere anche i problemi del settore finanziario". EUROPA A DUE VELOCITÀ Da Parigi, il presidente francese, Nicolas Sarkozy ha ammesso che ora l'Europa viaggia a due velocità, ribadendo tuttavia di non volere l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue. In un'intervista a Le Monde, Sarkozy ha assicurato che lui e Angela Merkel "hanno fatto del loro meglio" per evitare una rottura con Londra, rottura che si è consumata sul problema della deregulation finanziaria. Il presidente francese ha inoltro ribadito che il nuovo patto sull'Europa sarà ratificato nell'estate del 2012, mentre gli aspetti legali del trattato che riguardano le misure per far fronte alla crisi del debito verranno chiariti entro 15 giorni. In mattinata, il candidato socialista alle presidenziali francesi, Francois Hollande, ha espresso l'intenzione, in caso di vittoria, di rinegoziare coi suoi partner europei il nuovo patto sull'unione fiscale e di bilancio.  

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