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Utile di 3,5 miliardi per Enel

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Ricavi sopra i 57 miliardi (+8,5%) Terna conferma la cedola 2011 nonostante la Robin Hood Tax

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Inrialzo anche in ricavi (+8,5% a 57.496 milioni). Nel solo terzo trimestre, si legge in una nota, l'utile netto è diminuito dell'8,2%, scendendo a 940 milioni di euro. «I soddisfacenti risultati dei primi nove mesi dell'anno confermano la forza della diversificazione internazionale del Gruppo. La crescita di America Latina, Russia ed Europa dell'Est, nonché‚ delle fonti rinnovabili su scala mondiale, hanno controbilanciato la debolezza del ciclo economico nell'area Euro». Così l'amministratore delegato dell'Enel, Fulvio Conti, commenta i dati trimestrali del gruppo. «Con riferimento all'intero 2011, - prosegue - prevediamo di mantenere gli obiettivi indicati alla comunità finanziaria sia in termini di margine operativo lordo sia in termini di indebitamento finanziario netto. L'utile netto ordinario subirà invece gli effetti della cosiddetta Robin Hood Tax. Al conseguimento di tali obiettivi concorreranno i programmi di efficienza, l'ottimizzazione degli investimenti e i miglioramenti dei flussi di cassa attesi nell'ultimo trimestre». Il cda di Enel ha deliberato una nuova emissione entro il 31 dicembre 2012 di uno o più prestiti obbligazionari, per un importo complessivo massimo pari a 5 miliardi di euro, da collocare presso investitori istituzionali o al pubblico retail. Il consiglio ha contestualmente revocata l'analoga deliberazione del giugno scorso che aveva autorizzato emissioni fino a 5 miliardi entro il 2012 e che aveva portato a collocamenti per 1,75 miliardi a luglio e per 2,25 miliardi a ottobre. Ieri è stato il giorno della pubblicazione dei dati di altre due società Terna e Mediolanum. Ecco i dati principali. Terna Nei primi 9 mesi 2011 Terna, la società che gestisce le reti elettrica ha registrato ricavi per 1.214,6 milioni (+3,8%) e un Ebitda di 939,3 milioni (+5,6%). Il dividendo 2011 prevede 8 cent di acconto, in linea con lo scorso anno. L'utile netto di gruppo adjusted è cresciuto del 6,3% a 396 milioni, mentre l'utile netto delle attività continuative si attesta a 220,2 milioni (-41%) per effetto della Robin Tax. L'utile netto grazie al risultato delle attività operative cessate si attesta a 315,1 milioni (-15,4%). «I dati dei nove mesi evidenziano l'efficienza gestionale raggiunta dal gruppo che, unita ai contributi delle attività non tradizionali, ci consente di poter proporre un dividendo 2011 in linea con lo scorso anno, nonostante i pesanti effetti della Robin Hood Tax» ha detto l'ad di Terna Flavio Cattaneo. Mediolanum Ha chiuso i primi 9 mesi del 2011 con un utile netto in calo a 60,7 milioni di euro (-60% rispetto all'analogo periodo precedente) e masse amministrate di 44,85 miliardi, in calo del 2% dall'inizio dell'anno ed in crescita dell'1% rispetto al 30 settembre 2010. Oltre ai conti, il consiglio di amministrazione del gruppo di Basiglio (Milano) ha deliberato l'emissione di prestiti obbligazionari non convertibili fino a 250 milioni, collocabili entro il prossimo 30 giugno.

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