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Ancora scintille tra Montezemolo e l'amministratore delegato delle Fs, Mauro Moretti

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Iltema è sempre il solito: l'arrivo di Ntv a fare concorrenza alle Fs. Una concorrenza che secondo Moretti non è su un piano paritario dal momento che, è l'accusa del numero uno delle Fs, Montezemolo con Della Valle vogliono inserirsi sulle tratte migliori. Un'accusa rispedita al mittente. «Sta diventando un caso patologico, è ossessionato dalla concorrenza» ha replicato Montezemolo. Per il presidente della Ferrari, «Moretti ha una cultura monopolistica, mentre i cittadini e i viaggiatori dicono: ma perchè non si può scegliere con quale treno viaggiare?» In serata una nota delle Fs ha chiarito la situazione: «il nuovo Prospetto informativo della Rete di Rfi (gruppo Fs), il documento che regola i rapporti tra gestore dell'infrastruttura e imprese ferroviarie, non cambia le regole per le imprese ferroviarie che possiedono già un accordo quadro con Rfi, come nel nel caso di Ntv, che quindi potrà operare, come previsto, da fine anno». Alcuni giorni fa l'ad di Ntv Sciarrone aveva affermato che le regole erano state rispettate e che quindi i servizi potevano partire. A stimolare l'attacco di Montezemolo è stata un'intervista di qualche giorno fa nella quale l'ad delle Fs Moretti ha accusato Ntv di volersi appropriare delle tratte migliori «togliendo a Trenitalia i margini di compensazione». Il numero uno delle Fs aveva sottolineato che dal futuro concorrente erano state rivolte «accuse gravi e infondate». Moretti ricordava poi che ci sono «150 treni, 40 milioni di deficit che non sono coperti dai contratti di servizio universale. Perchè Trenitalia dovrebbe tenerli? Troppo comodo - aggiunge - per i nuovi entranti fare solo le tratte migliori, togliendoci i margini di compensazione. O si fermano questi 150 treni che collegano bacini di utenza troppo piccoli, oppure si rivede il servizio, diminuendo fermate e costi. E poi si contribuisce tutti, noi e i privati, al finanziamento di questi convogli figli di nessuno, ma utili al Paese». Quindi solo a «parità di condizioni porte aperte ai privati che volessero subentrare». Poi Moretti aveva ricordato che c'è un diverso trattamento per gli operatori esteri che intendono operare in Italia rispetto alle potenzialità che hanno le Fs oltre confine. Sottolineava quindi che «all'estero il gruppo Fs è bloccato e c'è un'asimmetria da superare, in particolare con Francia e Germania». Questo fa sì che «il nostro Paese, invece, sia troppo aperto agli stranieri». Ma se in Francia la situazione è bloccata, in Germania non va meglio. Ci sono «le stesse discriminazioni, visto che nelle merci mentre Deutsche Bahn opera su Verona 24 ore al giorno, Trenitalia può accedere a Monaco solo dalle 21 alle 4».

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