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Draghi: la mafia frena la crescita

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Conqueste parole il governatore della Banca d'Italia lancia il suo allarme antimafia davanti agli studenti dell'Università di Milano. Un allarme che desta maggiore preoccupazione se si pensa che «in Lombardia - ha spiegato Draghi - l'infiltrazione delle cosche avanza» e non a caso «le denuncie per associazione a delinquere di stampo mafioso si sono concentrate fra il 2004 e il 2009 per quattro quinti nelle province di Milano, Bergamo e Brescia». «Nel Mezzogiorno - ha aggiunto il governatore - le organizzazioni di stampo mafioso spiccano per longevità storica, radicamento territoriale, capillarita». In Regioni come la Puglia e la Basilicata, il contagio della criminalità organizzata «nell'arco di trent'anni» è come se avesse «registrato una perdita di Pil di 20 punti percentuali» a causa di minori investimenti privati. E tutto questo potrebbe pesare sulla ripresa dell'economia nazionale. «Non poche imprese, che hanno visto drammaticamente ridursi i flussi di cassa e il valore di mercato, sono divenute più facilmente aggredibili dalla criminalità»».

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