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Mediobanca in campo per i vertici Telecom

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Sembraquesta la parola d'ordine nella stanza dei bottoni che deciderà il futuro dei vertici di Telecom. Nessuno vuole «scaricare» Franco Bernabè, l'attuale a.d di Telecom, ma tra i soci italiani di maggioranza, Mediobanca, Generali e Intesa Sanpaolo le riflessioni sono ancora in corso. Il tempo stringe, le liste vanno depositate entro il 15 marzo e così Telco ha convocato per lunedì la riunione che avrà all'ordine del giorno la definizione della lista dei candidati. Gli azionisti della holding che controlla il 22,5% del gruppo di tlc, avranno così ancora tutto il fine settimana per proseguire nelle loro riflessioni prima di arrivare al confronto in seno alla holding. Claudio Rebecchini, che in Telco è il rappresentante di Mediobanca, riceverà presumibilmente oggi, al termine della riunione del comitato nomine di Piazzetta Cuccia (unico tra i soci ad avere questo societario passaggio obbligato), le indicazioni da portare al confronto con gli altri azionisti. Federico Maria Bruno, rappresentante di Intesa Sanpaolo, raccoglierà invece dal suo direttore generale Gaetano Miccichè, con l'avallo del consigliere delegato Corrado Passera, i nomi da condividere poi con gli altri soci. Così come Aldo Minucci, rappresentante delle Generali nonché presidente di Telco, porterà alla discussione il contributo ricevuto dall'ad Giovanni Perissinotto. C'è chi vorrebbe che Bernabè si dedicasse a quegli ambiti dove ha ottenuto i maggiori successi, come i rapporti con le authority e le strategie internazionali, assumendo la presidenza del gruppo e lasciasse la gestione a Marco Patuano, attuale responsabile del «domestic market» che potrebbe essere promosso ad amministratore delegato. C'è anche chi teme che Bernabè possa rimandare al mittente la proposta e uscire sbattendo la porta una reazione che i soci che riconoscono al manager i suoi meriti, non vorrebbero suscitare.

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