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Tra incognite al via l'era Camusso

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Sesi farà condizionare dal passato nella Fiom, ovvero se farà prevalere l'anima barricadera o se inaugurerà una stagione di dialogo. Ieri è cominciata l'era Camusso. Con il 79,1% di voti favorevoli e solo 21 no, ha avuto l'incarico di segretario generale della Cgil. Camusso può vantare già due primati. È il più anziano segretario generale ad assumere l'incarico (con la breve eccezione di Bruno Trentin). Secondo: è la prima donna a guidare il più grande sindacato italiano. Così la Cgil potrà pareggiare i conti con Confindustria di Emma Marcegaglia almeno sul tema delle pari opportunità. Milanese, figlia di un ex direttore editoriale della Mondadori, una figlia di 24 anni che studia alla Normale, la neo-segretaria lavora nel sindacato da trentacinque anni. La principale controparte sarà la Fiat e quello con l'ad Marchionne sarà uno scontro durissimo. Una sfida che la Camusso dovrà affrontare con scadenza immediata. Non prima, però, di aver regolato i conti al suo interno. In particolare con la Fiom, che molte componenti della Cgil considerano una sorta di scheggia impazzita. Un'antipatia assolutamente ricambiata come conferma il bottino di voti inferiore alle aspettativa. Tuttavia la Camusso ha un vantaggio rispetto ad Epifani e ad altri componenti della segreteria. Il nuovo capo della Cgil proviene da quelle file, ne conosce i limiti e i pregi. Dovrà riportarli alla ragionevolezza senza inasprire sensibilità piuttosto accese. La Fiom però l'ha già scomunicata. Il presidente del comitato centrale della Fiom, Giorgio Cremaschi ha detto chiaramente di essere contrario alla sua elezione, sottolineando che «la storia del dirigente sindacale Camusso la presenta come naturale interprete di una linea moderata». Non meno facile l'altro compito, cioè la ricomposizione del dialogo con Uil e Cisl. I rapporti si sono sempre più deteriorati dopo la firma dell'accordo sul nuovo modello contrattuale del 22 gennaio 2009. Un primo segnale di riavvicinamento potrebbe avvenire sui temi del Sud e della legalità. In un convegno sul Mezzogiorno, la scorsa settimana Susanna Camusso ha annunciato l'intenzione di proporre agli altri sindacati di organizzare insieme una grande manifestazione nazionale sulla legalità in Calabria, forse a Reggio. La rappresentanza e la democrazia sindacale sono altri due temi su cui i tre sindacati potrebbero ricucire. L.D.P.

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