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Parte il cantiere del nuovo fisco

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Apreoggi ufficialmente il cantiere del nuovo fisco italiano. Al Tesoro ospiti del ministro Giulio Tremonti (nella foto) arriveranno le delegazioni delle parti sociali per arrivare, nel giro di un mese, alla presentazione nel consiglio dei ministri della legge delega per rifondare il sistema della tassazione. Il governo presenterà le linee generali e soprattutto chiederà alle parti il loro contributo. La riforma si costruirà poi sui tavoli tecnici. Tremonti avrà accanto a sè il premier Silvio Berlusconi (incontrato prima a Palazzo Grazioli per un punto pre summit) i colleghi Maurizio Sacconi, Roberto Calderoli, Renato Brunetta, oltre ai presidenti di Inps, Istat, al Ragioniere Generale dello Stato e ai direttori dell'Agenzia delle Entrate e del Dipartimento delle Finanze. Lo stop alla giungla delle detrazioni potrebbe essere il primo passo. Tremonti ha più volte parlato dei 242 regimi di esenzioni e agevolazioni. Da aggiungere poi che ci sono contribuenti che ricevono sia dall'Inps, sotto forma di assegni, che dal Fisco sotto forma di detrazioni. È il caso, per esempio, spiegano fonti tecniche, delle famiglie con figli o dei disabili. La via potrebbe essere quella della concentrazione degli aiuti, magari in capo al Welfare. Da studiare, in questo caso, come non penalizzare gli autonomi. Il quoziente familiare resta tra gli obiettivi del governo anche se i costi, tra i 10 e i 12 miliardi di euro, lo rendono in questo momento di difficile attuazione. Si valuta la possibilità di aumentare la detassazione a carico della parte variabile del salario e quella legata alla maggiore produttività, come quella per lavoro straordinario. Sembrerebbe al momento difficile la strada della riduzione delle aliquote a due, 23 e 33% con spartiacque a 100.000 euro di reddito. L'amministrazione sta lavorando già da qualche tempo alla semplificazione del linguaggio fiscale e della compilazione delle dichiarazioni. Il sogno sarebbe quello di arrivare alla dichiarazioni precompilate da inviare nelle e-mail.

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