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Rc auto meno care

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GinoCardia Il costo dei premi della Rc auto si è ridotto ma di contro è aumentato quello dei sinistri. È stata puntuale, ma anche animata da una bordata polemica nei confronti del governo e dell'emendamento che tassa le compagnie di assicurazioni, la relazione del presidente dell'Ania Fabio Cerchiai nel tradizionale appuntamento dell'Assemblea. In 5 anni il costo dei premi è sceso dell'11,8% ma il ciclo di riduzione di costi e prezzi potrebbe interrompersi. Cerchiai sottolinea che «già un anno fa il conto economico della Rc auto era tornato in rosso e a quel tempo segnalammo che in mancanza di interventi correttivi, il ciclo di riduzione di costi e prezzi era destinato a interrompersi. A distanza di un anno - afferma Cerchiai - il risultato della gestione industriale è ancora peggiorato: i costi dei risarcimenti sono aumentati attivando una tendenza tariffaria al rialzo». Nel 2009 la raccolta premi è diminuita del 3,6% a fronte di un costo dei sinistri aumentato del 3%. «Su 100 euro di premi incassati - sostiene il presidente Ania - le imprese ne hanno spesi 108. Di qui la tendenza al rialzo dei prezzi». C'è poi la proliferazione della speculazione sui danni alla persona. Sia il numero dei sinistri che l'ammontare complessivo dei risarcimenti sono in Italia più del doppio di quelli della Francia. Solo due province, Biella e Bolzano, sono in linea con l'Europa per i sinistri auto con danni alle persone. In Europa 10 sinistri su 100 presentano almeno un danno alla persona mentre in Italia la media, nel 2008, è salita al 21,3%. In alcuni casi però la percentuale balza fino al 40%.Nella classifica dei sinistri con danni alla persona ai primi posti ci sono Crotone (44%), Brindisi (41,6%) e Taranto (40%). Nel 2009 il costo totale dei risarcimenti è stato di 15 miliardi (cose e persone); di questi ben due terzi (9,5 miliardi) sono relativi a danni fisici. Tra le proposte dell'Ania per arginare le tendenze speculative c'è l'introduzione dei criteri di accertamento dell'invalidità in uso in Europa. «Si potrebbe conseguire una riduzione dei costi e dei prezzi del 10%» ha spiegato Cerchiai. Un altro taglio del 10% delle tariffe potrebbe arrivare dall'introduzione dell'agenzia antifrode. L'Ania stima che la raccolta premi del settore danni nel 2010 dovrebbe arrivare a 37,4 miliardi, con una crescita del 2,1% rispetto al 2009. L'incidenza rispetto al pil aumenterebbe solo lievemente, passando dal 2,41% nel 2009 al 2,44% nel 2010. Cerchiai poi ha bocciato l'emendamento alla manovra che introduce una tassazione del 2,75% sul totale della variazione delle riserve matematiche vita. «Così si colpisce il risparmio. È assurdo e totalmente incoerente con l'obiettivo di riqualificare la spesa pubblica». Le cifre indicate da Cerchiai sono state contestate dalle associazioni dei consumatori. «Un calo in cinque anni dell'11,8% del premio medio dell'assicurazione Rc auto è irreale: nell'ultimo anno nel nostro Paese le tariffe sono aumentate del 15%» afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, che fa il confronto con gli altri Paesi europei. «In Germania una polizza Rc auto costa mediamente 222 euro, in Francia 172, e in Spagna 229. In Italia invece è cinque volte più alto e risulta compreso tra 900 e 1.000 euro».

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