Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Il futuro di Pomigliano appeso al voto

Manifestazione davanti alla Camera contro l'accordo separato a Pomigliano d'Arco

  • a
  • a
  • a

Urne aperte dalle 8.00 allo stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco (Napoli), dove i 5.133 lavoratori sono chiamati al voto per decidere se dire sì o no all'intesa firmata con la Fiat lo scorso 15 giugno da tutte le sigle sindacali tranne la Fiom. Il quesito, al quale i lavoratori dovranno rispondere è: «Sei favorevole all'ipotesi d'accordo del 15 giugno 2010 sul progetto Futura Panda a Pomigliano?. Dieci urne sono dentro la fabbrica; un'altra è nello stabilimento di Nola. Spoglio subito dopo la chiusura delle urne. Il Piano Marchionne prevede un investimento di 700 milioni di euro per la produzione della nuova utilitaria che, attualmente, si fabbrica in Polonia e coinvolge il futuro, non solo degli oltre 5mila dipendenti del Lingotto, ma anche di 15mila lavoratori dell'indotto. Un accordo, quello sottoscritto circa due settimane fa, per il quale hanno  espresso il loro parere positivo tutte le sigle sindacali tranne la Fiom. Al voto sono chiamati circa 5.200 lavoratori della fabbrica  alle porte di Napoli. Dieci i seggi allestiti all'interno della  sala nella quale si pagavano gli stipendi, mentre un'altra urna è stata prevista nello stabilimento di Nola nel quale vi è il polo della logistica e nel quale lavorano circa 300 persone. Le operazioni di voto, che si stanno svolgendo regolarmente, termineranno alle 21 e immediatamente dopo inizierà lo spoglio che dovrebbe durare almeno tre-quattro ore. Per la giornata di oggi sono previste delle assemblee all'interno del "Giambattista Vico" e dei corsi di formazione proprio per favorire l'accesso alla fabbrica e per votare. Dalle 8 alle 10 potranno votare  gli addetti allo stampaggio e alla lastratura mentre dalle 10 alle 12 chi lavora al montaggio e gli impiegati. A seguire gli altri reparti che si alterneranno nel corso della giornata. IL SOTTOSEGRETARIO BONAIUTI - "Ci sono 15mila posti di lavoro in ballo in una regione come la Campania in cui l'occupazione è modesta e non esistono alternative. In un momento di crisi per tutto il Paese, l'atteggiamento del sindacato dei metalmeccanici della Cgil, la Fiom, sembra del tutto arretrato e non adeguato ai tempi". Così il sottosegretario Paolo Bonaiuti ai microfoni di Sky Tg24 commenta l'evoluzione della situazione nello stabilimento Fiat di Pomigliano.  

Dai blog