Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

La crociera rimette in moto il Pil

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

ValerioMaccari La crisi non va in crociera. E se il turismo italiano, nel suo complesso, sembra aver perso posizioni rispetto alle offerte dei Paesi competitori, il settore delle crociere non solo resiste all'avverso ciclo economico, ma continua a crescere. E porta benefici all'intero Paese, con una ricaduta di più di 1500milioni di euro sul nostro sistema economico. Sono sempre di più, in effetti, le persone che in tutto il mondo ogni anno decidono di trascorrere sulla nave le loro vacanze. E se nel 1970 non erano più di 700mila, nel 2010 si stima che i crocieristi arriveranno a 19 milioni. E il trend positivo, assicura la Cruise Line International Association, durerà almeno fino al 2015, quando i turisti delle crociere saranno 25 milioni. Lo sa bene l'italiana Msc Crociere, che con il 5,2% del mercato è il brand «stand alone» (cioè non facente capo ad un gruppo più grande) più forte del mondo. Ieri, al Senato, la Msc ha organizzato un momento di confronto e analisi tra gli esperti sul valore economico del turismo delle crociere per il sistema paese. Con l'occasione, ha anche presentato un approfondito studio di mercato, realizzato dall'unità «Formazione e Ricerca» dell'Università Ca' Foscari di Venezia, sull'impatto economico delle attività crocieristiche. Lo studio si focalizza, ovviamente, sulla Msc: ma essendo la società di Napoli l'unica grande compagnia di navigazione dedita esclusivamente alle crociere a capitale interamente italiano, i dati portati dalla Ca' Foscari rivestono comunque grande interesse. Secondo il documento, infatti, tra impatto economico diretto, indiretto e indotto, l'attività di Msc Crociere nel 2009 ha fruttato 1.523 milioni di euro di ricaduta sul sistema economico. Importantissimo anche l'indotto generato (518 milioni di euro), soprattutto dal comparto ristorazione. Fra trasporti, accessori e approvvigionamenti, la Msc Crociere dà lavoro a 1700 fornitori italiani, e ad altri 300 per la costruzione delle navi. E se si considerano dipendenti e unità di lavoro collegate nei diversi settori produttivi, la Msc ha impiegato 11.869 persone, con redditi equivalenti complessivi pari a circa 270 milioni di euro. Insomma, le crociere sono la gallina dalle uova d'oro del turismo italiano. E hanno successo, perché, spiega il professore Emilio Bechari, dell'Università di Firenze, esaltano la mediterraneità del nostro Paese. Per l'Italia, le opportunità sono tutte qui. «La Msc Crociere - ha spiegato il direttore finanziario dell'azienda Giacomo Costa Ardissone - è in crescita a due cifre dal 2003. Dovrebbe essere un «case study» da proporre nelle università». Un'importanza non sempre recepita dalla politica, che comunque si sta attrezzando. «Il governo ha già fatto molto per il turismo - ha spiegato Caterina Cittadino, capo dipartimento del ministero del Turismo - Ma faremo molto anche in futuro. Siamo disponibili, ad esempio, a incontrarci con i rappresentati del settore e a varare un pacchetto crociere per agevolare un mercato in crescita».

Dai blog