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Costalli: contro la crisi le riforme

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Il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori chiede tagli mirati e strutturali

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Èquesta al ricetta per combattere la crisi delineata da Carlo Costalli, presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, nella sua relazione al Consiglio nazionale MCL, apertosi ieri a Roma e che proseguirà oggi. Costalli ha sottolineato la priorità di «misure strutturali, capaci di migliorare l'economia, ridurre il debito, con una crescita del Pil non più stentata, e aumentare le opportunità di lavoro. Il presidente del MCL ha quindi chiesto provvedimenti mirati a «razionalizzare la spesa con tagli mirati, strutturali, al centro e alla periferia e lotta decisa all'evasione fiscale». Fondamentale in questo momento è che l'opposizione e la Cgil non facciano i bastian contrari. Questo pone l'esigenza di accelerare lo sforzo riformatore che «va inteso - ha sottolineato Costalli - non solo come cambiamento di leggi e di norme, ma soprattutto come progetti e comportamenti». La crisi sta creando dei rivolgimenti sociali. Molti lavoratori si troveranno nella necessità di cambiare lavoro, molte famiglie rischiano ancora l'impoverimento. «Salvaguardare le risorse umane e sostenere le famiglie sono priorità che indicano la strada da percorrere: la famiglia non è un assemblaggio casuale di redditi, ma il nucleo fondamentale sul quale si basa una società e come tale va considerata anche nelle politiche sociali». Di qui la necessità di «attrezzare tutele verso i nuovi rischi». Allo stesso modo non si deve rinunciare alla solidarietà sociale. Costalli, dati alla mano, ha ricordato alcune statistiche secondo le quali nel prossimo decennio andranno in pensione oltre 5 milioni di italiani e solo per la metà compensati potenzialmente dall'ingresso dei giovani. «Questo pone in evidenza la necessità di tutelare i lavoratori anziani, con adeguate reti di protezione che salvaguardino il loro ruolo nel contesto produttivo e nel mercato del lavoro». Altro nodo è quello dell'immigrazione «necessaria per la nostra economia e per la sostenibilità sociale del nostro welfare. Ma deve essere programmata, con servizi per la domanda-offerta di lavoro efficienti, con una formazione linguistica e civica adeguata, con la capacità di verificare il rispetto delle regole».

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