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Ultimatum per Pomigliano

L'ad Fiat Sergio Marchionne

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Marchionne dà l'aut aut ai sindacati per il futuro dello stabilimento di Pomigliano: se non si trova un accordo in tempi rapidi c'è il rischio che salti la produzione della Panda. «Presto sarà impossibile accettare ulteriori ritardi», avverte l'amministratore delegato. Fim, Uilm, Fismic e Ugl, dopo l'incontro a Torino con l'azienda, assente la Fiom, aspettano una nuova convocazione per raggiungere un'intesa entro l'11 giugno. Per i metalmeccanici Cgil, che volevano un rinvio dell'appuntamento e vedranno l'azienda da soli il 4 giugno, si prospetta un accordo separato. Altro snodo nevralgico è quello dello stabilimento di Termini Imerese. Sulle prospettive di questo polo industriale si farà il punto nell'incontro convocato al Ministero dello Sviluppo Economico l'11 giugno. Agli ufficiali torinesi della Scuola di Applicazione Marchionne parla di Fabbrica Italia, di cui Pomigliano è un pezzo importante. Ma sullo stabilimento campano, dove per produrre la nuova Panda serve massima flessibilità, il manager del Lingotto pretende che si faccia in fretta e torna a ventilare l'ipotesi di un piano B. «I tempi - dice - stanno diventando stretti. Il protrarsi della trattativa con i sindacati ha già provocato lo slittamento degli investimenti necessari per l'avvio della produzione. In assenza di un accordo che offra adeguate garanzie potrebbe diventare inevitabile riconsiderare il progetto e prendere in considerazione ipotesi alternative per la produzione della futura Panda». La risposta dei sindacati è positiva. La Fim parla di «importanti passi avanti nel negoziato», la Uilm è fiduciosa su un'intesa entro l'11 giugno, mentre la Fismic dà un parere positivo su punti centrali come l'aumento dello straordinario obbligatorio e la modifica dell'organizzazione del lavoro che comporti anche il passaggio delle pause dei lavoratori da 40 a 30 minuti. Ottimista anche l'Ugl. Rinaldini della Fiom afferma che andrà all'incontro giugno «ma per negoziare, non per prendere ciò che altri hanno definito».

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