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Geronzi, debutto Generali E la Borsa festeggia

Il presidente delle Generali Cesare Geronzi

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Subito dopo l'assemblea e la nomina alla presidenza delle Generali aveva ammesso di «non saper nulla di assicurazioni» e quindi di voler rapidamente «imparare». Così ieri, verso mezzogiorno Geronzi è entrato nella storica sede del Leone, in piazza Duca degli Abruzzi e si è messo a lavorare, iniziando colloqui e riunioni, affiancato dai due amministratori delegati, Giovanni Perissinotto e il responsabile assicurazioni estero, Sergio Balbinot. In serata ha cenato nella foresteria del Leone insieme al sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, e al presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo. La foresteria che ha un'ampia terrazza all'ultimo piano di palazzo Stratti, è al momento anche l'alloggio del presidente. Pure Bernheim quando era a Trieste alloggiava in foresteria. Il «primo giorno» di Geronzi è stato salutato dalla Borsa con un rialzo del titolo oltre la media degli indici (la chiusura in progresso dell'1,32% a 16,94 euro per azione, con un picco a 17,14 euro (+2,5%) messo a segno in mattinata). Intanto dall'internal dealing di Borsa italiana emerge che Francesco Gaetano Caltagirone, alla vigilia della nomina a vicepresidente delle Generali, ha arrotondato la quota che detiene nella compagnia triestina attraverso due acquisti effettuati il 22 e 23 aprile. L'imprenditore ha rilevato sul mercato complessivamente 350mila di azioni della compagnia triestina, pari allo 0,02% del capitale ordinario, per una spesa complessiva di 5,85 milioni di euro. Le azioni sono state acquistate in due blocchi, uno da 200mila pezzi a 16,7231 euro e uno da 150mila a 16,6946 euro. All'assemblea di sabato il gruppo Caltagirone risultava possedere il 2% delle Generali. Nei prossimi giorni verranno definiti anche gli inserimenti in azienda della squadra dei collaboratori scelti da Geronzi, tra i quali dovrebbero esserci Angelo De Mattia, ex Bankitalia che dovrebbe diventare responsabile dell'Ufficio studi, Maria Teresa Ricciardi, alla segreteria tecnica, e Luigi Vianello, per la comunicazione. Altri incontri si svolgeranno nelle sedi di Milano e Roma. Si chiarisce anche il dubbio sull'ipotesi di un country manager per l'Italia. Lorenzo Pellicioli, consigliere e azionista del Leone tramite De Agostini, ha spiegato che non ci sono rivisitazioni delle deleghe giacchè sono state già assegnate. La responsabilità delle attività assicurative in Italia, ha spiegato, è di Giovanni Perissinotto. Quanto agli equilibri interni e al peso dei grandi soci privati nella nuova governance, Pellicioli ha voluto precisare che «non ci sono grandi soci, siamo tutti soci della società, senza distinzioni».

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